Vincitore Genere Horror Corto GALP 2011
Regia: Davide Scovazzo
Durata: 14′ 00″
Genere: Horror
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: M.D.P Per Le Comunicazioni di Massa
Autori Sceneggiatura: Davide Scovazzo
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Marzio Mirabella
Musiche: Insects Are Sexy, Fabio Frizzi
Montaggio: Marco Paba
Attori Principali: Enrico Luly, Fiorenza Pieri, Nicole Vignola
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Poesia del ricordo e della carne decomposta. Una storia romantica sulla putrefazione.
Valutazione:
“I ricordi sono come Zombie che ti uccidono, instillandoti una nostalgia che ti leva il respiro”, con questa citazione, il regista Davide Scovazzo epiloga il suo corto, con una sceneggiatura liberamente ispirata allo scrittore Niccolò Ammaniti (tratta dalla citazione), dai toni freddi e staccati.
Un uomo ed una città apparentemente deserta sono gli elementi che lasciano lo spettatore in attesa della cruda realtà. L’uomo si muove con fare frettoloso, in ambienti urbani a lui famigliari, quasi a voler sfidare il proprio destino. Una voce fuori campo accompagna il tragitto dell’uomo, svelando a poco a poco la trama del corto. L’uomo incontra le prime figure “umane” che celate, in un primo momento da una sfocatura voluta, parlano con disinvoltura, lasciando ancora appeso lo spettatore in una condizione di smarrimento. Le due figure avanzano, e le sembianze sono inequivocabilmente quelle degli zombie.
Un vento sinuoso accompagna quasi tutto il filmato, quasi a voler spazzar via quella situazione di disagio, quasi a voler marcare un senso di solitudine e rancore. Le persone “zombie” incontrate dall’uomo, infatti, hanno un qualche riferimento famigliare, lo si percepisce e si ha conferma quando il protagonista principale sfoglia un album fotografico e rivede le stesse figure incontrante, questa volta con parvenza umana. Quando ormai si crede di aver capito e concluso che si tratta della solita storia sui morti viventi, il regista spiazza nuovamente lo spettatore, regalando un finale originale che svela una cruenta realtà.
Girato interamente con una Canon 5D, notiamo piacevolmente il taglio professionale che Davide Scovazzo conferisce a questo horror. Una storia originale che riesce a fondere elementi dal sottile aspetto psicologico con un ben più materiale stile “gore”. Carrellate stabili e ben realizzate, piani di inquadratura interessanti con elementi volontariamente fuori fuoco per creare atmosfera. Fotografia ben realizzata con colore freddo quasi a voler marcare il senso di solitudine e disagio, buone le riprese anche con poca illuminazione, le immagini sono sempre ben delineate. Nota negativa invece per la traccia audio (suoni e voce narrante) che talvolta presenta un cattivo missaggio tra colonna sonora e voce narrante, talvolta di difficile comprensione. L’audio campionato per il messaggio della segreteria telefonica è di bassa qualità e si nota. Buona la colonna musicale che arricchisce con una atmosfera triste e malinconica i 14 minuti di riprese. Attori prestanti, buona la recitazione anche se a volte un po’ forzata.
Notevole l’impegno per la realizzazione del make-up, molto ricercato e curato, il volto degli zombi è tumefatto e scarnificato, peccato si noti la mancanza di trucco nel resto del corpo.
I nostri complimenti a Davide Scovazzo che ci regala un horror di qualità con una trama che lascia riflettere.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, una cover ben realizzata, nessun DVD label ed un semplice menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 8/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 9/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,7