Commedia
1-0 Per Me (2010)
Regia: Guido Colla
Durata: 14′ 02″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Kinoview SRL
Autori Sceneggiatura: Guido Colla
Anno di Produzione:
Fotografia: Federico Angelucci
Musiche: Sikitikis
Montaggio: Maia Fantastica Valmori
Attori Principali: Giovanni Ludeno, Valerio Morigi, Antonia Truppo
Budget: 5000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Tre ragazzi un po' maldestri vengono incaricati di effettuare un misterioso rapimento. Il colpo riesce bene ma la fuga verso il rifugio è piena di sorprese e imprevisti...Durante un rocambolesco contrattempo, il rapito viene gravemente "danneggiato".
Valutazione:
Cortometraggio del regista Guido Colla, che spiazza piacevolmente per trama e semplicità. Incipit movimentato che apre il film con un “rapimento” lasciato molto sul vago. Il corto prosegue come una commedia pseudo comica, a tratti quasi irreale.
Buona la recitazione dei personaggi, che con molta espressività regalano allo spettatore dei momenti piacevoli.
Tecnica collaudata, capeggiata da attrezzatura di qualità, il film è girato con una "RED ONE".
Fotografia dai toni freddi, con una scelta cromatica leggermente de-saturata, quasi a voler imprimere un tono di serietà alla storia.
Attenzione ai particolari: la simulazione dell’incidente in auto, tra l’altro chiave di volta della trama del film, forse richiedeva maggiore attenzione ai danni strutturali della vettura e del palo…
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente, semplice cover, DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,8
20:12 Spaccate (2011)
Regia: Leonardo Zaza
Durata: 14′ 04″
Genere: Commedia - Fantastico
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Leonardo Zaza
Autori Sceneggiatura: Leonardo Zaza
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: /
Musiche: Paolo Crocicchio
Montaggio: Laura Mizzoni
Attori Principali: /
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Umoristica parodia sulla presunta fine del mondo del 2012. Il personaggio protagonista si districa tra la distuzione della terra ed un tremendo mal di pancia.
Valutazione:
Leonardo Zaza, realizza per hobby corti animati, in questo video, che riesce a strappare qualche risata, vediamo la sua personale interpretazione della fine del mondo.
Una commedia fantastica in stile cartoon, sviluppata con una tecnica CG di animazione vettoriale.
Audio talvolta campionato male.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, niente DVD label e con un menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: /
SCENOGRAFIA: /
RECITAZIONE: /
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,7
A Drill's Bane (2011)
Regia: Andrea Fighera, Luca Proglio, Marco Radicchi
Durata: 05′ 09″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Autoprodotto
Autori Sceneggiatura: Andrea Fighera, Luca Proglio, Marco Radicchi
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Andrea Fighera, Luca Proglio, Marco Radicchi
Musiche: n.d.
Montaggio: Andrea Fighera, Luca Proglio, Marco Radicchi
Attori Principali: Non Presenti
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Al termine di una giornata lavorativa, Drill, robot addetto alla trivellazione in cava, si abbandona a vizi e debolezze che lo porteranno ad un epilogo tragico. Si evince così che si tratta di una metafora ironica della vita umana. Le scelte sbagliate comportano conseguenze negative che non sono sufficienti a mutare l'indole umana che invece spesso perservera negli stessi errori.
Valutazione:
Cortometraggio in CG 3D realizzato da tre studenti durante un corso di Virtual Design. Come già dettagliatamente spiegato nella sinossi, il cortometraggio ha una sua chiave di lettura sugli eccessi del comportamento umano, in questo caso, interpretati da un simpatico robottino.
L'animazione del robot forse poteva essere realizzata con più accuratezza, buona la dinamica delle luci e anche gli fx particellari.
Il campionamento dell'audio è terribile.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover ben realizzata, nessun DVD label e menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: /
AUDIO: 4/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,7
Adina E Dumitra (2011)
Regia: Dario Leone
Durata: 05′ 19″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Annamaria Granatello e Francesca Solinas
Autori Sceneggiatura: Chiara Nicola
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Daria D’Antonio
Musiche: Alfredo Paolo Murgia
Montaggio: Stefano Cravero
Attori Principali: Marina Caciotti, Virginio Gazzolo, Katia Ivanova Mitkova,Tatiana Zapolnova
Budget: 15000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
E’ la storia di due badanti rumene e dei loro due assistiti. Le due donne entrano in competizioni: ognuna vuole dimostrare all’altra di divertirsi di più con il proprio assistito.
Valutazione:
Titolo appropriato per la diegesi del corto, che preannuncia una divertente interazione tra due badanti rumene. Si nota già dall’incipit il taglio comico che il regista Dario Leone vuole imprimere al video. Ambientazione urbana per i 4 attori protagonisti, buona e realistica l’interpretazione delle due badanti, gli anziani si prestano con disinvoltura nella loro parte.
Un film con ispirazione realistica, che non cade mai sul banale.
Taglio professionale per la tecnica intrapresa, inquadrature di rilievo e campi ben impostati fanno scorrere fluidamente i 5 minuti di girato, buona la fotografia e luci impiegate che permettono una buona visone anche durante le riprese con poca luce.
Storia di competizione tra badanti, ben fatta e divertente. Da vedere.
Ci è giunto un DVD con bustina in carta,niente cover, niente DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
Alex (2011)
Regia: Daniele Di Nepi
Durata: 11′ 21″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano (Sovraimpressi)
Produzione: New York Film Academy
Autori Sceneggiatura: Daniele Di Nepi
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Daniele Di Nepi
Musiche: n.d
Montaggio: Daniele Di Nepi
Attori Principali: Rafael Svarin, Schyler Quin
Budget: 100 $
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Alex si innamora di una ragazza conosciuta tramite una foto, lotta contro la sua timidezza che gli impedisce di incontrarla.
Valutazione:
Produzione realizzata al termine di un corso di regia presso la New York Film Academy, Daniele Di Nepi con il suo cortometraggio racconta una breve storia tra un giovane ragazzo che trova un libro e la proprietaria dello stesso.
Filo conduttore che lega i due attori, una fotografia e un numero di telefono. Avventura sentimentale unilaterale da parte del ragazzo, che comincia a costruirsi false illusioni su una possibile storia con la ragazza del libro.
Corto che ci ha strappato qualche risata, il ragazzo più che timido soffre di narcolessia cronica, riesce ad addormentarsi ovunque, anche per strada seduto su una panchina….ha dell'incredibile.
Dal punto di vista tecnico, le scene sono troppo statiche e talvolta troppo centrate sul soggetto, in alcune scene il soggetto scivola fuori dall'inquadratura (04' 53''). Carrellate troppo scattose e cromia troppo scolorita a nostro parere.
Il campionamento dell'audio (aggiunto in fase post produzione) si stacca troppo dal contesto della scena (suoneria cellulare)
Più cura nella tecnica e nei dettagli.
Ci è giunto un DVD con custodia in carta, niente DVD label e niente menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 5/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,3
Arte In Disparte (2010)
Regia: Francesco Minarini
Durata: 06′ 59″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Buena La Prima
Autori Sceneggiatura: Francesco Minarini
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Aldo Scardovi
Musiche: Davide Falconi
Montaggio: Francesco Minarini
Attori Principali: Sara Accorsi, Davide Dal Fiume
Budget: 200 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
In una spiaggia solitaria un pittore è particolarmente ispirato e una modella è desiderosa di farsi ritrarre… Riusciranno nel loro intento?
Valutazione:
Corto in stile commedia, che vede come protagonisti principali una modella ed un pittore. Numerosi imprevisti, quali la comparsa dei personaggi più disparati, renderà alquanto difficoltosa la realizzazione del dipinto.
Corto troppo spoglio di sceneggiatura, anche se di buona manifattura e presentato in modo elegante. I suoni utilizzati per la realizzazione sono troppo staccati ed innaturali rispetto all'oggetto di appartenenza.I piani di ripresa mancano di dinamismo.
La tavolozza del pittore è un piatto di legno?
Ci è giunto un DVD con custodia rigida,cover ben realizzata,DVD label ee un semplice menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,4
C. Auratus Auratus (2011)
Regia: Andrea Basile
Durata: 10′ 20″
Genere: Commedia
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Scuola Holden
Autori Sceneggiatura: Daniele Lombardi, Elisa Cuter
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Antonio Marzotto
Musiche: Maria Messina
Montaggio: Federico Lagna
Attori Principali: Marco Moz
Budget: 700 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
In pochi minuti una serie di eventi sconvolgono la vita di Carlo, fino a spingerlo a tentare di togliersi la vita:
prima si convince che la sua ragazza lo stia tradendo, poi scopre di aver il lavoro e infine vede mancare il suo
amatissimo pesce rosso. Ma il vero inganno sarà quello delle apparenze.
Valutazione:
Commedia in stile "nero" per il regista Andrea Basile, una trama semplice e lineare che vede come protagonista un giovane ragazzo alle prese con una serie di eventi all'apparenza negativi, che porteranno una radicale svolta alla sua esistenza.
Il corto, seppure in chiave umoristica negativa, lancia un messaggio sulla falsità delle apparenze, ciò che talvolta si vede o si sente di fatto non è la realtà, un richiamo nel ponderare le proprie scelte.
Tecnica scolastica da rivedere con più attenzione, il soggetto il più delle volte è tagliato (forse per gli spazi angusti della location ?), la fotografia in qualche scena è troppo scura (00' 43''). La camera tende a seguire il sogetto, lasciandolo sempre al centro dell'inquadratura, creando delle riprese troppo scontate. L'audio invece è curato, anche se la scelta della traccia sonora non riesce ad amalgamarsi alla storia.
Buona l'idea ma il deficit nella tecnica di ripresa porta il girato ad un livello "amatoriale".
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, nessuna cover, nessun DVD label e menù ben realizzato.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6
Chi Vuol Nascere In Uganda? (2011)
Regia: Alessio Angelico
Durata: 03′ 33″
Genere: Commedia
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Alessio Angelico
Autori Sceneggiatura: Alessio Angelico
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: n.d.
Musiche: Carmelo Locolano
Montaggio: Vitaliano Murdocco
Attori Principali: Paolo Ferla, Massimo Pantano
Budget: 20 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Non contento della destinazione assegnatagli dal funzionario, un defunto si lamenta e chiede di rinascere in un altra nazone.
Valutazione:
Anche se la storia narrata regala qualche sorriso, tecnica, recitazione e qualità del girato lasciano perplessi.
Consiglio per il regista: niente più cellulari per le riprese.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, niente DVD label e con un menù semplice ed un disco dati aggiuntivo.
TECNICA DI RIPRESA: 3/10
SCENOGRAFIA: 3/10
RECITAZIONE: 4/10
AUDIO: 3/10
COLONNA SONORA: /
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 4/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 4
Come Le Dita Di Una Mano (2011)
Regia: Bruno Rea
Durata: 21′ 06″
Genere: Commedia
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: n.d.
Autori Sceneggiatura: Bruno Rea, Claudia Abbate
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Massimo Dente
Musiche: Bruno Rea
Montaggio: Bruno Rea, Claudia Abbate
Attori Principali: Poziello F., Lombardi G., De Stasio L.
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Un gruppo di 5 ragazzi, che condividono la passione per la musica, perseguono un unico obiettivo: creare una band e diventare famosi. A causa di alcune incomprensioni, prima la cantante e poi il chittarrista, abbandonano la band e così Francesco convince sua sorella Lucia a sostituire la cantante. Unico problema: Lucia soffre di un disagio mentale a causa del quale la band si scontrerà con il pregiudizio delle persone "normali".
Valutazione:
Cortometraggio dal forte messaggio sociale:
"Di fronte all'ennesima esperienza di rifiuto, i ragazzi decidono di mettersi in gioco, dimostrando a tutti che la diversità è fonte di ricchezza, che spesso dietro la non normalità si nasconde un dono, un talento. I ragazzi si riuniscono e contribuiscono attivamente alla scrittura del soggetto, alla rappresentazione dei ruoli, cercando di lanciare un messaggio forte e deciso: le dita di una mano sono tutte uguali ma ognuna di esse, nella sua diversità e unicità, ha bisogno delle altre quattro per essere totalmente funzionante, per essere semplicemente mano!"
Tecnicamente incerto: l'uso ecessivo dello zoom, causa immagini mosse; certe volte il soggetto viene tagliato dall'inquadratura. Quello che appare è un corto dal taglio troppo amatoriale.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,7
Di Terra In Terra (2011)
Regia: Davide Catalano
Durata: 12′ 53″
Genere: Commedia
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano (Svraimpressi)
Produzione: CSVE centro Servizi Volontariato Etneo
Autori Sceneggiatura: Masimiliano Coppola, Piero Juvara
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Giuseppe Consales
Musiche: Jalì Diabete
Montaggio: Studio Nois - Bruno e Fabrizio Urso
Attori Principali: Jalì Diabete, Elaine Bonsangue, Guia Jelo
Budget: 5000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Jalì è un ragazzo senegalese giunto in Italia con la speranza di migliorare la propria condizione di vita. Il cortometraggio mostrerà la paura del trasferimento, l'annullamento sociale e la possibilità di riscatto che Jalì avrà grazie ad un'associazione di volontariato.
Valutazione:
Il corto si propone di dare uno sguardo non banale al problema dell'immigrazione, cercando di mostrare lo stato d'animo di chi lascia il proprio paese. Inoltre il film vuole sottolineare l'importanza dell'operato delle tante associazioni di volontariato che ogni giorno si adoperano per cercare di dare delle opportunità agli immigrati.
Nel cortometraggio verranno mostrati alcuni scorci della città che da triste sfondo della malinconia del personaggio diventerà emozionante scenario della sua ritrovata consapevolezza sociale.
Cortometraggio interamente girato con macchina fotografia Canon 5D Mark II, a parte qualche sfocatura di poco rilievo, notiamo con grande piacere la naturalezza e la manualità che il regista ha con questa camera. Se nei primi minuti il corto si apre con piani di ripresa ben impostati e corretti, durante la parte cenntrale e comunque dove le scene diventano più dinamiche, abbiamo notato che talvolta il soggetto risulta tagliato dall'inquadratura, o troppo spesso incentrato su essa, rendento la scena troppo banale nel contesto.
Buona la recitazione, da segnalare nel cast la partecipazione straordinaria di Guia Jelo e anche la giovane Francesca Bella.
Colonna sonora originale che ben si amalgama con il girato.
L'impegno del regista lo si vede nell'affrontare un tema delicato e difficile come quello dell'immigrazione, un plauso a Davide Catalano, per aver mostrato al pubblico una realtà che spesso è dimenticata.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,niente cover, DVD label e menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,6
Documentario
Ghorfat Hamdan (2011)
Regia: Abdullah Al Atrash
Durata: 18′ 46″
Genere: Documentario - Guerra
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Abdullah Al Atrash
Autori Sceneggiatura: Abdullah Al Atrash
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Abdullah Al Atrash
Musiche: Ben Othman
Montaggio: Manuela Farinelli
Attori Principali: Hamdan Jewei, Eid Shaquma, Abeer Jaber
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
Il cortometraggio parla della vita dei disabili palestinesi in un paese in guerra come la Palestina. E’ girato tra Palestina, Israele, Italia ed Emirati Arabi.
Valutazione:
Il regista porta in scena un documentario sulle vittime della guerra, come descritto nella sinossi.
A livello tecnico ci sono diverse lacune, che potevano essere evitate mediante l’utilizzo di piccoli accorgimenti, in primis la stabilità nelle immagini mancante.
Consigliamo se non si dispone di videocamere con stabilizzatore ottico, l’utilizzo di un piano d’appoggio o di un cavalletto.
Il montaggio, soprattutto su un genere come il documentario, richiedeva una maggiore attenzione, si notano errori nelle dissolvenze e nei cambi scena.
Migliorabile dal punto di vista tecnico, se fosse stato presentato con questi accorgimenti, anche il contenuto narrato avrebbe avuto più spessore.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida,niente label DVD e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 5/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: /
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: /
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 5/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,4
Il Solstizio Di San Giovanni Battista (2010)
Regia: Cosimo Terlizzi
Durata: 29′ 27″
Genere: Documentario - Folcloristico
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: n.d.
Fotografia: Cosimo Terlizzi
Musiche: Christian Rainer
Montaggio: Cosimo Terlizzi
Budget: 10.000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Un viaggio naturale e misterioso che coincide con la festa di San Giovanni Battista ad Ovada Alessandria, un paese che ha un modo tutto suo di festeggiare il santo. Un road movie sui riti popolari e i fenomeni naturali del solstizio estivo.
Brillante iniziativa del regista di portare lo spettatore alla riscoperta di sapori ormai perduti, un viaggio in mezzo alla natura, alle superstizioni locali e alla medicina popolare. In perfetto stile documentario, Cosimo Terlizzi e Christian Rainer si incamminano nella loro avventura fino a raggiungere il paese di Ovada, dove viene festeggiato San Giovanni Battista, durante il loro percorso illustrano piante ed erbe con poteri magici e curativi ed intervistano abitanti dei paesi locali, per scoprire il loro folklore.
Una tecnica di ripresa abbastanza stabile, forse qualche ombra del cameraman poteva essere evitata, denota che il regista se la sa cavare bene anche in situazioni avverse. La scenografia naturale, spazia tra boschi, abitazioni e piazze, ed è piacevolmente dinamica per tutti i 30 minuti del video. Qualche sovrimpressione (schede delle piante) in croma key, arricchisce il corto. Per quanto riguarda la colonna sonora, non ci sono musiche che accompagnano il filmato, ma nonostante ciò è ugualmente gradevole, accompagnato dai suoni della natura. In qualche punto i volumi del parlato andrebbero regolati meglio.
Ci è giunto un DVD senza custodia con una semplice copertina in bianco e nero, niente label DVD, presente invece un menù semplice.
Un bel documentario alla scoperta delle tradizioni dell'uomo. Degno di nota.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: n.v.
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: n.v
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6/10
Drammatico
Carlo Meyers (2010)
Regia: Michael Gaddini
Durata: 18' 11″
Genere: Drammatico, Onirico, Visionario
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: Anti Production
Fotografia: Tommaso Landucci
Musiche: Massimiliano Bruno, Alessandro Vanni, Alessandro Matteucci
Montaggio: Michael Gaddini
Budget: n.d.
Concorso: “Corto GALP 2010″
Carlo è imprigionato in mondo fittizio creato da lui stesso. La speranza di evadere da questo mondo lo condurrà verso giorni più felici.
Michael Gaddini propone allo spettatore un cortometraggio dalle tinte scure, un genere "visionario", che a detta nostra non è riuscito. L'idea concepita dal regista è buona, ma la trasposizione sul lato pratico manca di mordente; pur essendo un genere libero come quello intrapreso in questo corto, si sente la mancanza di un filo conduttore, la storia è troppo distaccata e fuorviante per lo spettatore.
La tecnica di ripresa evidenzia che il regista non è alle prime armi, buone ed originali le inquadrature dall'alto. La scenografia è ben concepita e varia tra interni ed esterni, buono anche l'utilizzo delle luci. Ben riusciti e d'impatto i monologhi del protagonista principale. Le musiche d'atmosfera si adattano bene alla scena, l'audio del parlato presenta volumi non sempre ben regolati e qualche suono con bassa campionatura.
In post produzione si nota l'utilizzo di qualche filtro a saturazione blu, il bianco è nero non è sempre curato qualitativamente (troppe ombre nei primi piani).
Per quanto riguarda la presentazione del prodotto, ci è giunto un DVD in ottime condizioni, con custodia senza copertina, senza label DVD ma con menù semplice.
Film di difficile comprensione, l'idea proposta nella sinossi non è chiara durante lo svolgimento del corto.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 5/10
EFFETTI CG: 5/10
TRUCCO – MAKE-UP: n.v
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5/10
Follia Omicida (2009)
Regia: Costantino Mazzanobile
Durata: 3' 00"
Genere: Drammatico
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: n.d.
Fotografia: Costantino Mazzanobile
Musiche: Alessandro Rana
Montaggio: Alessandro Rana
Budget: 100 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Un rimprovero del marito, fa scatenare la follia omicida di una donna depressa, la quale decide di mettere in atto il proprio piano. Con il veleno nel cibo stermina tutta la famiglia, e quando persa nel rimorso di ciò che ha fatto tenta il suicidio, un'allucinazione di un santo eremita la fa redimere e convincere di costituirsi alla giustizia.
Il regista Costantino Mazzanobile, affronta dei temi di attualità realmente accaduti, mettendo in luce e cercando di far rivivere scenari di tragedie famigliari omicide di donne in depressione post-partum. La sinossi che il regista ci ha inviato sarebbe una bella storia da raccontare, purtroppo i 3 minuti del corto non sono sufficienti a far comprendere l'intera storia.
Se ci si presta a visionare il corto senza aver letto la trama, con difficoltà si riescono a percepire le sfumature che il regista vuole far passare. La tecnica di ripresa del regista è utilizzata in modo corretto, con delle buone inquadrature e un corretto utilizzo del zoom, qualche leggero tremolio nelle riprese, probabilmente da attribuire alla mancanza di uno stabilizzatore nella camera utilizzata (JVC) . Il cortometraggio è stato girato in 16:9 e la scelta di una scenografica naturale, esalta i paesaggi e gli scorci di natura che il regista decide di condividere. L'audio stereo in presa diretta è di difficile comprensione spesso con un errata regolazione dei volumi (es. il suono della sirena in parte copre la narrazione fuori campo). Per quanto riguarda le musiche, composte da Alessandro Rana, accompagnano senza distrarre il filmato e ben si agganciano con la trama. La protagonista principale del corto, non riesce a far apparire lo stato d'animo di una donna depressa (che ha commesso un omicidio e sta per suicidarsi). Nota negativa anche per la presentazione del prodotto che viene corredato da un menu dvd banale con titoli che niente hanno a che fare con il nome del corto (My Disk). Il Dvd ricevuto non portava ne custodia ne cover.
A nostro parere, l'idea è buona ma la superficialità con cui è descritto il personaggio principale, rendono il corto troppo sfuggente per i suoi 3 minuti.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 3/10
AUDIO: 3/10
EFFETTI CG: Non Valutabili
TRUCCO – MAKE-UP: Non
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 2/10 Valutabili
VALUTAZIONE GLOBALE: 4/10
Intercambio (2010)
Regia: Antonello Novellino e Antonio Quintanilla
Menzione Speciale CORTO-GALP 2010 - Cortometraggio degno di nota.
Durata: 15′ 00″
Genere: Drammatico - Horror
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano
Produzione: Travis Producciones
Fotografia: Ángel Villarías Robles
Musiche: Ludovico Vagnone
Montaggio: Antonello Novellino
Budget: n.d.
Concorso: “Corto GALP 2010″
In un tranquillo paese la vita trascorre secondo i ritmi delle stagioni. Però le autorità sequestrano tutto il raccolto. A poco a poco il cibo va finendo. La fame si abbatte come una calamità sul paese. Come sopravviveranno gli abitanti?
La potenza della fame è spietata se c’è una barriera che separa l’uomo dal suo pane. La naturale esigenza del mangiare si trasforma in una forza che distrugge milioni di vite, costringendo le madri a mangiarsi i suoi figli: è la forza delle barbarie e dell’imbruttimento.
Da Tutto scorre di Vasili Grossman, scrittore che visse la fame dell’Ucraina.
Regia a due mani per questo interessante cortometraggio davvero ben realizzato. Una storia ispirata a fatti realmente accaduti nell'est Europa diversi anni fa, che fa riflettere sull'esistenza umana talvolta legata a valori e a situazioni spesso dimenticate. Un corto drammatico a tinte "horror folcloristiche", che mostra la vera faccia dell'uomo di fronte al mostro della fame, un mostro che fa svegliare l'istinto primordiale che si cela dietro ogni essere umano: la sopravvivenza.
Buona la tecnica di ripresa, con inquadrature impostate correttamente e campi di ripresa originali e dinamici, un paio di sfocature non controllate si percepiscono su qualche primo piano. Tecnologia di tutto rispetto (Red One) accompagna i 15 minuti di girato che risultano piacevolmente scorrevoli. Una scenografia in stile povero arricchisce il contesto della storia, le ambientazioni sono varie e gli interni ben rifiniti. Ottima la fotografia che regala delle cromatiche ben bilanciate con un atmosfera leggermente retrò. Notevoli gli effetti di luce - ombra che regalano delle situazioni ad alto impatto visivo.
Cast di tutto rispetto, sempre all'altezza della situazione, in particolare eccellente l'interpretazione di Victor Clavijo, che si cala nel ruolo e rende terribilmente credibile la storia.
Le colonna sonora del corto accompagna egregiamente con toni cupi senza mai distrarre, musiche d'atmosfera ben realizzate e traccia audio sempre udibile correttamente.
Ci è giunto un DVD senza custodia senza copertina ne label DVD, presente invece un menù semplice con trailer e sottotitoli in italiano.
Un opera dai risvolti crudi e reali sapientemente diretta da Novellino e Quintanilla, che regala dei momenti di superba recitazione ed interpretazione scenica, come nella scena del cane o la manciata di grano dentro la scodella. Opera in lingua originale, che ha saputo cogliere le opportunità offerte dalla Spagna come descritto in un intervista del regista Antonello Novellino per "Cinemio":
Quali sono le difficoltà che hai avuto durante la lavorazione?
Un’infinità. In Italia, principalmente la mancanza di fondi e la mancanza di persone che puntino veramente sui giovani. In Spagna ho trovato i finanziamenti per i nuovi lavori, in Italia era tutto autoprodotto.
In Italia è difficile trovare una buona squadra disponibile, c’è un certosnobbismo da parte di chi è arrivato verso i prodotti minori come può essere un corto. Nel mio ultimo corto, invece, girato in Spagna, ho avuto occasione di lavorare con un grande cast, tecnico e artistico.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5.5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7/10
La Gabbia (2010)
Regia: Francesco Petruccelli
Durata: 8′ 15″
Genere: Paranormale - Drammatico
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: LIBLAB
Fotografia: Francesco Petruccelli
Musiche: Giuliano Dottori
Montaggio: Valentina Villa
Budget: 10.000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
La protagonista sta vivendo una sorta di esperienza mentale (dovuta ad un senso di colpa represso) che la trascina in un immaginifico circolo vizioso in cui si assiste a scambi di personaggi, ruoli, sensazioni ma che porta la ragazza ad un culmine di angoscia.
Interessante opera del regista Francesco Petruccelli che con un insolito ma curato stile di ripresa, affronta il tema onirico paranormale dello scambio interpersonale, scambio di ruoli, suoni sensazioni, una particolare attenzione è stata dedicata alla percezione (mentale) del sonoro. La tecnica di ripresa è buona con inquadrature originali e piani di ripresa ben realizzati. Lo stile cromatico in bianco e nero regala una superba fotografia dai toni controllati e studiati.
La scenografia urbana che ben si addice allo stile a tratti però è ripetitiva, mentre nota positiva per la recitazione di tutti gli attori, che con una buona espressività sono sempre all'altezza del ruolo affidatogli. Le musiche sono buone ed equilibrate con le riprese, non disturbano mai e accompagnano gli 8 minuti del cortometraggio, i volumi sono regolati perfettamente.
Come effetti in post produzione da segnalare la vignettatura soffusa a bordo schermo che imprime nel subconscio un senso claustrofobico, da segnalare anche qualche effetto a rallentatore.
Ci è giunto un DVD in ottime condizioni con copertina e label DVD. Da segnalare anche la presenza di un menù semplice.
Film che si avvicina di poco al genere richiesto dal concorso.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 5.5/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: n.v
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6.5/10
Ordalìa - Dentro Di Me (2009)
Regia: Marco Bonfanti
3° Qualificato nel concorso Corto GALP 2010
Durata: 22' 01"
Genere: Drammatico / Autobiografico
Audio: Stereo / Dolby 5.1
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: si
Produzione: Asanisimasa Film
Fotografia: Francesco Segrè
Musiche: Davide Levi
Montaggio: Andrea Monzani
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Francesca (Anna Godano) è al parco col suo cane, Sprite. Sembra una mattina come tante, ma una telefonata di sua madre (Benedetta Laurà) la sconvolgerà: suo padre (Massimo Melone) ha avuto un infarto e sta per morire. Una lotta dentro se stessa e contro il senso di colpa cattolico, tra emotività e ragione, alla ricerca di sé e di Dio.
Marco Bonfanti, regista di questo cortometraggio, dimostra di avere tutte le carte in regola per regalarci delle belle emozioni. Notiamo con piacere che le conoscenze di tecnica di ripresa sono di alto livello, impostando delle inquadrature suggestive che non stancano e che non distraggono; uno stile dinamico e controllato nelle riprese, garantisce fluidità (i 20 minuti del cortometraggio passano davvero senza rendersene conto) e allo stesso tempo porta lo spettatore a rimanere concentrato nella storia.
Un'introduzione incalzante, regala attimi di pura adrenalina con un sapiente lavoro di montaggio e mixaggio dei suoni. La tematica trattata nel corto è davvero interessante e non cade mai sul banale, affrontando delle tematiche dalle sfaccettature emotive, sacre e a tratti misteriose che conducono ad un finale commovente.
La variegata scelta delle ambientazioni incrementa notevolmente la scorrevolezza. La recitazione di tutti gli attori è davvero buona e coinvolgente ed un plauso per aver gestito con maestria il cane Sprite (non addestrato). Per quanto riguarda l'audio, il parlato è udibile correttamente, musiche e suoni sono lavorati con cura e non disturbano il girato. Qualche effetto (sempre gradito) in post produzione di desaturazione dei colori e accelerazione video arricchiscono qualche scena, buona anche la scelta dei titoli di apertura e chiusura, sinonimo di professionalità.
Il prodotto giunge a noi con un Dvd senza custodia, titolato con pennarello, ma una volta inserito nel lettore regala una piacevole sorpresa: un menu animato, la possibilità di scegliere tra due flussi audio, stereo e dolby 5.1, e la presenza di sottotitoli in inglese, tedesco e serbo/croato.
Un prodotto curato, degno di nota che merita di essere visto. I nostri complimenti a Marco Bonfanti con la speranza di vedere presto degli altri lavori.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7/10
Fantascienza
Il Governo Mascherato (2011)
Regia: Giovanni Raggi
Durata: 07′ 04″
Genere: Fantascienza
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Giovanni Raggi
Autori Sceneggiatura: Giovanni Raggi
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: n.d.
Musiche: n.d
Montaggio: Giovanni Raggi
Attori Principali: Paolo Sola, Valentina Schiumarini,Alessandro Vasumi
Budget: 400 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Due alieni giungono sulla terra e vi orbitano sopra. Per osservarci, si collegano alle frequenze tv e assistono ad alcune interviste dei politici nostrani. Basiti vanno via come sono venuti. Una plausibile spiegazione del perchè gli alieni non ci abbiamo ancora contattato? Che ci vedano troppo assopiti e distratti da parole vaghe e immagini pruriginose fino a non distinguere/ascoltare il vero dal faso.
Valutazione:
Giovanni Raggi propone un cortometraggio dai risvolti satirici che lasciano ben poco spazio alla fantascienza, infatti il girato, pur avendo elementi di natura fantastica come trucco dei personaggi e scenografia in stile alieno, lascia spazio alla sua vera natura di commedia.
Cito il regista nel manifesto allegato al DVD: "L'introduzione e il finale fantascientifico m serve com gioco e pretesto: lo spettatore è l'alieno che che con tutto lo sforzo possibile vorrebbe capire ma alla fine vola via, senza parole e basito, abbandonando la nostra realtà dello spettacolo, fatta di illusioni e maschere che nascondono profonde ipocrisie culturali."
Un corto per certi versi divertente, che tratta la solità retorica di politici che bene o male dicono le stesse cose e non fanno nulla.
I sette minuti di girato sono abbastanza scorrevoli, le scritte iniziali scorrono troppo velocemente per una lettura corretta, audio da controllare e rifinire meglio, chroma key troppo marcato talvolta si percepisce la finzione.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover elaborata, DVD label ed un semplice menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 5/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6
Nightshot (2011)
Vincitore Genere Fantascienza Corto GALP 2011
Regia: Maurizio Scala
Durata: 33′ 54″
Genere: Thriller - Fantascienza
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3 (Bande nere forzate)
Sottotitoli: No
Produzione: Maurizio Scala
Autori Sceneggiatura: Maurizio Scala
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Maurizio Scala
Musiche: Claudio Rastelli
Montaggio: Maurizio Scala
Attori Principali: Andrea De Bruyn, Donatella Allegro, Anne Eyer, Giuseppe Sepe
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Fantascienza
Sinossi:
Quattro amici, una gita nel bosco, un obiettivo inconfessato. Il resto non era previsto.
Valutazione:
“Nightshot”, cortometraggio zero budget del regista Maurizio Scala, che presenta un buon prodotto dalle caratteristiche interessanti.
Se a colpo d’occhio può sembrare una rivisitazione di “The Blair Witch Project”, ci si deve ricredere, infatti con il passare dei minuti lo spettatore resta catturato da una storia originale.
Trama del film che trae spunto dal titolo, (Nightshot è una funzionalità di ripresa, utilizzata nelle videocamere per le riprese in notturna), infatti la sequenza conclusiva del film viene proprio realizzata in Nightshot.
Quattro ragazzi si trovano nel bel mezzo di un bosco, una gita organizzati dai maschi del gruppo che ha come obiettivo la ricerca di uno sperduto cratere, obiettivo lasciato nascosto alla coppia di ragazze, che quando scoprono la reale destinazione non sono del tutto entusiaste. Un incidente durante il percorso lascia come vittima uno dei ragazzi, da questo momento la restante comitiva si troverà alle prese con le proprie paure e con una terribile realtà conclusiva.
Sceneggiatura ben strutturata, che si lascia scoprire poco alla volta, e che regala un buona suggestione. Le sequenze in notturna lasciano lo spettatore in una stato d’animo di apprensione, ci si aspetta sempre che succeda qualcosa di drammatico, creando in questo modo un thrilling davvero pungente.
Buona l’interpretazione dei personaggi che sono sempre all’altezza della situazione.
Il montaggio regala un ritmo congeniale per il genere intrapreso, tecnica di ripresa ben studiata, e una fotografia curata anche nelle scene in notturna.
Attenzione al make-up, il sangue che esce dal braccio rende bene l’idea, ma la cannuccia che svela il trucco al minuti 08’ 48’’ è imperdonabile.
Un corto in stile misto thriller-mockumentary ben realizzato, forse meritava un 16:9 puro anziché un 4:3 con bande nere.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, cover, nesun DVD label e menù semplice con qualche contenuto aggiuntivo.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,1
Souvenir (2011)
Menzione Speciale Genere Fantascienza Corto GALP 2011
Regia: Mario Orman, Gabriel Covacich
Durata: 06′ 21″
Genere: Fantascienza
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Elena Grandis, Caterina Fabretti, Gabriel Covacich
Autori Sceneggiatura: Mario Orman, Gabriel Covacich
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Gabriel Covacich
Musiche: Glitch
Montaggio: Mario Orman, Gabriel Covacich
Attori Principali: Gabriel Covacich
Budget: 150 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Fantascienza
Sinossi:
Un’invasione aliena ha distrutto la terra. L’ultimo sopravvissuto sta per essere catturato da un’astronave. Un attimo prima di essere teletrasportato si spara un colpo alla tempia. Si risveglia nel suo letto pensando di aver fatto un incubo, invece si ritrova all’interno dell’astronave, catturato dagli alieni come souvenir.
Valutazione:
Coraggioso tentativo ben riuscito di creare un corto sul tema della Fantascienza, Mario Orman con la co-direzione Gabriel Covacich (nel ruolo anche di attore), propongono un girato che integra sequenze video realizzate con videocamera e fotocamera, abbinate ad un buon utilizzo della CG.
Buono e di qualità l’effetto complessivo generale, che solo parzialmente fa notare lo “stacco” del chroma key.
Una produzione low-budget per questo regista, che riesce a realizzare in pochi minuti (forse troppo pochi) un film di fantascienza, però dai sapori di già visto, la scena delle astronavi richiama molto “La Guerra Dei Mondi”, mentre la permanenza dell’attore “souvenir” all’interno della nave aliena “organica” richiama invece “Matrix”.
Dobbiamo comunque complimentarci per la cura e dovizia degli FX, un corto girato con la passione del cinema di fantascienza. Meritevole.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 9/10
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,7
Tempus Fugit (2011)
Regia: Dino Santoro
Durata: 11′ 28″
Genere: Fantascienza
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Dino Santoro
Autori Sceneggiatura: Dino Santoro
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Dino Santoro
Musiche: Valerio De Bonis
Montaggio: Dino Santoro
Attori Principali: Paola Mazzei, Francesco Santoro
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Fantascienza
Sinossi:
Un uomo è seduto al centro di una stanza immaginaria, attorno a lui si susseguono in una lenta carovana, gli spiriti della sua vita. Incessante ed irrefrenabile è lo scorrere del tempo. L’uomo è vivo ma non è nella sua realtà. Vuole vivere in eterno, ma sa che morirà. I fantasmi che lo circondano son i soli detentori del segreto.
Valutazione:
Dino Santoro, regista di questo cortometraggio, osa una chiave di lettura forse troppo surreale per descrivere ciò che realmente voleva realizzare. Dalla sinossi emergono elementi articolati tra loro, purtroppo il girato non riesce a cogliere l’intensità che il regista voleva attribuirgli.
Ci troviamo di fronte ad una produzione amatoriale, dove il low budget si fa sentire molto. Una fotografia in bianco e nero ci regala degli scorci interessanti, ma le inquartature perlopiù statiche (troppo) fanno perdere la scorrevolezza del film, rendendolo a lungo andare monotono.
Consigliamo per le prossime produzioni, migliore dinamismo nelle scene ove possibile oppure un montaggio più serrato.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, una cover ben realizzata, DVD label e menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 5/10
SCENOGRAFIA: 5/10
RECITAZIONE: /
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 5/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,4
Fantastico
Il Soffio Del Vento Del Nord (2011)
Regia: Tommaso Travaglino
Durata: 47′ 27″ Mediometraggio
Genere: Fantastico - Thriller
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: 3CD Production
Autori Sceneggiatura: Tommaso Travaglino
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Salvatore Franzese
Musiche: Tommaso Travaglino
Montaggio: Orlando Tarallo
Attori Principali: Antonio Corcione, Federica Franzese, Francesco Esposito, Alessandro Paolella
Budget: 6000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Una verità sconvolgente da un remoto passato: Emanuele scopre un mondo misterioso, popolato da misteriosi guardiani, custodi di una potente magia. Evocati, per scongiurare l’apocalisse.
Valutazione:
Tommaso Travaglino, realizza un mediometraggio stile fantastico-thriller, con la collaborazione di diverse scuole delle provincia di Napoli, in particolare dal III Circolo Didattico “A.Moro” di Afragola, in partenariato con il I Circolo Didattico “De Curtis” di Casalnuovo, il V Circolo Didattico “Mitilini” di Casoria, in collaborazione con la “Ila Skole” di Oslo (Norvegia).
Una storia a carattere fantasy, che regala momenti di apprezzabile interesse, soprattutto per il messaggio sociale contenuto in essa.
Enorme sforzo produttivo, dove la mancanza di uno staff professionale si fa sentire: tralasciando l’aspetto recitativo, consapevoli dell’utilizzo di attori non professionisti, ci accorgiamo che talvolta la qualità tecnica ondeggia pericolosamente su alcune scene, le musiche talvolta sono troppo invasive e la traccia audio del parlato è da controllare con maggiore attenzione (soprattutto le parti in presa diretta).
Buono l’utilizzo della CG, gli effetti speciali utilizzati sono di buona manifattura e sono ben strutturati con le sequenze video.
Notiamo l’impegno e la passione per la realizzazione di questo mediometraggio, una storia fantastica che rievoca sapori di “Cronache Di Narnia”, un plauso a regista e studenti.
Maggiore attenzione alla qualità complessiva.
Ci è giunto un DVD con una bustina trasparente,nessuna cover, nesun DVD label e menù semplice con qualche contenuto aggiuntivo.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,2
Le Ali Di Vitor (2010)
Regia: Luciano Somma - Vittorio Bittarello
Durata: 19′ 32″
Genere: Fantastico
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: si (sovraimpressi su video)
Produzione: Mexican Standoff
Fotografia: Luciano Somma
Musiche: n.d.
Montaggio: Luciano Somma
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Vitor, un vagabondo con la valigia colma di sogni, ritrova il risveglio dell'anima grazie ad un antico rito celebrato nella foresta, rituale che valica il tempo e raggiunge il suo cuore puro e timido.
Le Ali di Vitor potrebbe essere descritto come una visione fantastica, ambientata in un mondo reale.I registi Luciano Somma e Vittorio Bittarello hanno il pregio dell’originalità e sono in grado di inseguire un progetto che se ben analizzato mostra i suoi aspetti positivi e negativi.
La tecnica di ripresa regala degli scorci ben realizzati e delle carrellate davvero ben riuscite, peccato per la fotografia che mostra un immagine talvolta "sovraesposta" con una luce bianca poco gradevole. L'ambientazione ben concepita, si sviluppa da location esterne fino a raggiungere gli interni di un appartamento.I registi scelgono di disorientare il pubblico impostando il corto come un sogno lucido, lasciando irrompere l’allucinazione nella realtà.
La colonna sonora anche se non originale è coinvolgente e si fonde bene con le diverse situazione. I suoni talvolta non sono ben campionati. Filtri colorati e svariati effetti in post produzione (non sempre riusciti), arricchiscono i 20 minuti del corto e lo rendono fluido.
Ci è giunto un DVD con custodia e copertina, label DVD ben curato, niente menù.
Nel contesto niente male, da migliorare tecnica e qualità. Si avvicina di poco al tema del concorso.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: 5.5/10
TRUCCO – MAKE-UP: n.v.
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6/10
Fiction
Buonanotte (2011)
Regia: Riccardo Banfi
Durata: 08′ 49″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Riccardo Banfi
Autori Sceneggiatura: Riccardo Banfi, Andrea Tarabbia
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Lorenzo Clerici
Musiche: Marco Castelli
Montaggio: Riccardo Banfi
Attori Principali: Gianpiero Aceto
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Ogni notte, un uomo prende con sé una borsa ed esce in silenzio dalla propria casa. Ha appena finito di raccontare ai suoi figli qualcosa che è servito a farli addormentare. L’uomo sa che tornerà soltanto alle prime luci dell’alba. Succede così da molto tempo.
Valutazione:
Cortometraggio di stile classico ma con un tocco di novità per il regista Riccardo Banfi, che con il suo "Buonanotte" porta in scena una piccola fiaba per i piccoli e anche per gli adulti.
Principalmente impostato come un storia narrante da parte del protagonista principale, il film richiama elementi cinematografici che spesso vengono dimenticati e tralasciati in secondo piano, come ad esempio "i suoni".
Il corto incentra la sua chiave di lettura in un accativante utilizzo dei suoni da parte del protagonista, che registrandoli ogni notte nei posti più disparati, riesce a inventare delle storie fantastiche per i suoi figli.
Discreta la tecnica, con piani di ripresa già collaudati, piacevolmente scorrevole la storia.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente, cover semplice,nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,6
Disinstallare Un Amore (2011)
Regia: Alessia Scarso
Durata: 15′ 18″
Genere: Fiction, Commedia Surreale
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco
Produzione: Arà Srl
Autori Sceneggiatura: Coralla Ciccolini
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Ferran Paredes Rubio
Musiche: Marco Cascone
Montaggio: Alessia Scarso
Attori Principali: Alessandro Rugnone, Giuseppe Antignati, Cristina Odasso
Budget: 40000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Andrea non riesce a dimenticare Anna. La rete lo intrappola nel ricordo di quell’amore. Uno stravagante imbonitore promette di poterne cancellare ogni traccia. La formattazione a ritroso farà riemergere i ricordi più belli e la voglia di riconquistarla.
Valutazione:
Alessia Scarso confeziona un cortometraggio ben realizzato, Disinstallare un Amore racconta la maggiore difficoltà dal guarire dai danni collaterali dell'amore, in particolare dall'essere lasciati, ai giorni nostri, nell'era dell'internet.
Tecnicamente un corto di qualità, ben fatto e strutturato, molto scorrevole e divertente. Una fotografia pulita e i colori ben bilanciati ne aumentano notevolmente la qualità.
Anche se il rifacimento al film "The Ethernal Sunshine Of The Spotless Mind" di Michel Gondry è notevole, l'idea di tornare indietro passo dopo passo e riscoprire i ricordi più belli che faranno tornare la voglia di riconquistare la persona, resta pur sempre carina.
La traccia audio a tratti è troppo bassa.
Un corto ben fatto e piacevole.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover,nessun DVD label e menù con contenuti extra.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 710
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
Eclissi Di Fine Stagione (2011)
Regia: Vito Palmieri
Durata: 15′ 10″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Inglese
Produzione: Elenfant Film
Autori Sceneggiatura: Davide Colferai
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Michele D’Attanasio
Musiche: Daniele Furlati
Montaggio: Corrado Iuvara
Attori Principali: Ilir Jacellari, Asad Ali, Klodiana Muhaxhiri, Leo Mantovani
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Una coppia di albanesi che lavora da anni in italia, si trova in una giornata particolare a vivere una piccola ma significativa rivincita.
Valutazione:
Eclissi di Fine Stagione di Vito Palmieri è una commedia dei giorni nostri, che mette in luce la faccia nascosta di una località marittima del nord Italia giunta a fine stagione, dove la flotta di turisti ormai è sparita, ma restano invece "gli adetti ai lavori" negli hotel.
Un piccola rivincita da parte di due Albanesi, che cercano di guadagnarsi la vita con il loro umile lavoro; una spenta giornata di fine estate con un imminente eclissi solare, darà loro la giusta motivazione per riscattarsi.
Storia dai toni freddi, forse a voler marcare la nostalgia e la rabbia placata dei personaggi, la fotografia con i suoi colori "grigi" aumenta notevolmente la sensazione di tristezza. Trama articolata al punto giusto, che supportata da una recitazione sempre all'altezza della situazione, crea un atmosfera che ben si amalgama con la storia raccontata.
Tecnicamente impostato corettamente, forse qualche inquadratura ha troppa "poca" aria in testa, tagliando il soggetto; una sfocatura al minuto 6' 46'' ma il tutto tranquillamente trascurabile.
Anche la traccia sonora accompagna con disinvoltura i 15 minuti di corto, che risultano piacevolmente scorrevoli.
Una storia dai sapori dolci-amari, che lascia un po di nostalgia, portando a conoscenza una realtà spesso dimenticata. Vito Palmieri fa un buon lavoro sia dal punto di vista tecnico che qualitativo. Da vedere.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
Gianni Schicchi (2011)
Regia: Francesco Visco
Durata: 10′ 41″
Genere: Fiction
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Inglese (Sovraimpressi)
Produzione: Zimmerman Produktion
Autori Sceneggiatura: Giovanni Dettori, Francesco Visco
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Nicola Carignani, Alvise Tedesco
Musiche: Giovanni Dettori
Montaggio: Stuart Greenwald
Attori Principali: Fabio Zulli, Adalgisa Vavassori, Luca Pignagnoli
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Una giovane coppia sta prendendo il sole in spiaggia quando arriva l’amico Gianni Schicchi. Gianni Schicchi è bello, Gianni Schicchi è simpatico, Gianni Schicchi sa fare l’amore! Gianni Schicchi mi ha stancato.
Valutazione:
Francesco Visco regista del cortometraggio "Gianni Schicchi" propone una rivisitazione in chiave musicale del genere thriller, rendendo piacevolmente intrigante anche una banalissima "giornata al mare".
Musicalmente impostato in stile Barocco con una vocalità e virtuosismo dovvero notevoli, i tre protagonisti principali, che fraseggiano vocalmente tutti i dialoghi, sono sempre all'altezza delle situazione, in particolare Adalgisa Vavassori ci ha stupito per la sua spontanetà ed espressività.
Classica giornata di mare, spiaggia e sole. Una giovane coppia sta trascorrendo tranquillamente la giornata, quando all'orizzonte compare un vecchio amico della ragazza, inequivocabile rivale in amore agli occhi del compagno. Subito inizia la sottile guerra psicologica tra i due. Tragico epilogo per il rivale…
Come già anticipato, la trama sarebbe una delle più banali, ma a renderla "innovativa" e scorrevole e la musicalità.
Tecnicamente ben girato, con inquadrature ricercate e ben studiate. Ottima anche la fotografia con luci e colori bilanciati e un'immagine mai sovraesposta. Solo un paio di inquadrature con soggetto tagliato, ma tranquillamente trascurabile.
Un plauso a Francesco Visco e al suo staff, per aver realizzato un corto davvero di spessore, piacevole e originale.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover,nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
Home (2009)
Regia: Francesco Filippi
Durata: 15′ 29″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: Inglese (Sovraimpressi)
Produzione: Studio Mistral – Francesco Filippi
Autori Sceneggiatura: Francesco Filippi
Anno di Produzione: 2009
Fotografia: Marina Gulinelli
Musiche: Andrea Vanzo
Montaggio: Francesco Filippi
Attori Principali: Carlotta Pircher
Budget: 3000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Una donna entra in una casa misteriosa e inquietante, che cambia aspetto a seconda degli oggetti che lei involontariamente tocca, o per meglio dire, clicca! L’approccio al computer può terrorizzare soprattutto chi è cresciuto nell’era pre-computer.
Valutazione:
Originale cortometraggio realizzato interamente con una webcam, a parte la qualità del girato che indubbiamente lascia a desiderare vista la tipologia di camera utilizzata, è da apprezzare lo sforzo e la tecnica con cui il regista Francesco Filippi ha realizzato questo singolare esempio di "fare cinema".
Home è un misto di generi, non trova una giusta collocazione anche se la tendenza è quella di orientarsi leggermente al drammatico-horror, il cortometraggio di 15 minuti vede protagonista una donna che non appena entra in una "strana" abitazione si accorge che incominciano ad accadere strani avvenimenti, ogni qualvolta tocca un ogggetto; la casa cambia il suo arredamendo, portando quasi a credere che sia infestata dai fantasmi.
In realtà il regista creà una metafora sulla paura dei sistemi informatici da parte delle generazioni dell'era pre-informatica, paragonando la casa come un sito internet mentre la donna come fosse un mouse che quando "clikka" un oggetto fa cambiare l'aspetto del sito web.
Impegnativa ed interessante la tecnica: le inquadrature sono di buon effetto, la scelta di una fotografia dai colori vivaci da un tocco di retrò al cortometraggio, gli effetti in CG sono dosati e realizzati bene. Trama scorrevole grazie anche ad una scelta accurata delle musiche che accompagnano le azioni della protagonista.
Un plauso al regista, che merita tutta la nostra stima per aver osato e realizzato un cortometraggio con una tecnica inusuale.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover,nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
La Bilancia (2011)
Vincitore Genere Commedia Corto GALP 2011
Regia: Carlo Tozzi
Durata: 14′ 03″
Genere: Fiction, Commedia
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Charles' Film
Autori Sceneggiatura: Carlo Tozzi, Stefano Lodovichi, Filippo Ulivieri
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Benjamin Maier
Musiche: Germano Allurso Tagano
Montaggio: Andrea Campajola
Attori Principali: Emanuela Mascherini, Ilaria Marcelli, Margherita Carosi
Budget: 2500 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Nella Capalbio contadina degli anni '50 non sono le preghiere a cambiare la vita di una povera famiglia, ma le martellate.
Valutazione:
Cortometraggio di notevole spessore tecnico e culturale per il regista Carlo Tozzi, che propone una fiction ben realizzata in ogni aspetto.
Come anticipato dalla sinossi, si tratta di una ricostruzione storica degli anni '50 di un borgo di contadini del sud della Toscana, una donnna con due figlie riesce a stento a tirare avanti tra fame e povertà. Chiave della storia, una bilancia che nonstante le ripetute martellate al muro, non ne vuole sapere di rimanere attaccata al chiodo; da li a breve nell'abitazione della piccola famigliola, comparirà una donna sconosciuta che rimprovererà la madre delle continue martellate al muro…
Ricostruzione storica a carattere folkloristico ben ralizzata, i costumi di scena sono appropriati e la stessa fotografia pulita e leggermente de-saturata rende perfettamente l'atmosfera.
Trama originale e ben strutturata: la contropposizione della bilancia sibolo di giustizia con la Madonna simbolo di purezza, crea la chiave di lettura del cortometraggio, motivando l'incopatibilità dei due simboli.
Siamo di fronte ad una produzione, con notevoli qualità tecniche: l'utilizzo corretto di una fotocamera (Canon 7D) per le riprese video come pochi sanno fare, regala fluidità e dinamismo, ci sono solo un paio di sfocature ma sono tranquillamente trascurabili. Anche la sezione audio curata da Iacopo Pineschi risulta ben curata, con un parlato sempre comprensibile e un buon missaggio.
I nostri compimenti a Carlo Tozzi e al suo Staff. Ammirevole.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover ben realizzata,DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 8/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,5
Lacreme Napulitane (2007)
Regia: Francesco Satta
Durata: 18′ 56″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: Inglese, Francese
Produzione: Francesco Satta e Casa Circondariale
Autori Sceneggiatura: Francesco SattaAnno di Produzione: 2007
Fotografia: Michele D’Attanasio
Musiche: Libero Bovio, Francesco Buongiovanni
Montaggio: Andrea Maguolo
Attori Principali: Antonio Allocca, Dario Oppido
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Una commedia di clichè italiani: alla vigilia di Natale, su un treno da Napoli a Milano, si scontrano un anziano napoletano e un uomo d’affari milanese. Sullo sfondo, il paesaggio italiano è fatto di vecchie cartoline.
Valutazione:
Lacreme Napulitane, del regista Francesco Satta, il cui titolo non è stato scelto a caso, richiama le meraviglie e luoghi comuni di un Italia percorsa dal basso verso l'alto, vista con gli occhi di due uomini, cosi vicini ma anche così lontani.
Un uomo ed un anziano, su un treno che percorre il paese da Napoli a Milano, si incontrano e si trovano seduti vicino. L'anziano, un napoletano verace, molto chiaccherone e buongustaio; mentre l'altro uomo, un milanese freddo, stacanovista e molto distaccato. Lo scontro sarà inevitabile, ma porterà allo spettatore una grande lezione di vita e di stile.
Tecnicamente ben realizzato, con una fotografia che richiama molto un Italia degli anni '60. Realizzato in gran parte con la tecnica del croma key, anche se non curato ad alti livelli, riesce comunque a calare lo spettatore nell'atmosfera di quel tempo.
Buona la recitazione di tutti gli attori.
Un corto dove niente è lasciato al caso, una commedia all'Italiana ben riuscita che ai giorni nostri è stata dimenticata e rimpiazzata dagli orrendi cinepanettoni.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover,nessun DVD label e menù semplice con contenuti extra.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,8
No (2011)
Regia: Guillermo P. Bosch
Durata: 10′ 38″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Walopro
Autori Sceneggiatura: Guillermo P. Bosch
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Alfonso Munoz
Musiche: Ivan Palomares
Montaggio: Alfonso Munoz
Attori Principali: Pablo Sanso’
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
“La perfezione nelle tua mano”. Un modello emergente per campagne pubblicitarie, dovrà fare i conti improvvisamente, con un difetto fisico che lo porterà ad un processo di autodistruzione.
Valutazione:
Cortometraggio del regista Guillermo P. Bosch, che non necessita di dialoghi per esprimere il suo contenuto, infatti il girato è sviluppato in modo tale che l'attore si esprima più esprissivamente che verbalmente.
Siamo alle prese con un giovane modello, nel pieno della sua carriera nel settore pubblicitario; una notte durante il riposo accade qualcosa in lui che lo cambierà radicalmente, il suo risveglio sarà disturbato da qualcosa che affligge la sua mano, un bozzo, un rigonfiamento che pregiudica pericolosamente la sua carriera. Esasperato da questa malattia, decide di amputarsi la mano, scelta drastica ma irrinunciabile… Dopo un'altra notte di riposo, il modello si risveglia con un'altra sorpresa.
Forte messaggio sociale, lanciato da questo cortometraggio, dove troppo spesso la figura estetica prevale sulla razionalità, in una società dove conta l'apparenza più di ogni altra cosa.
Fotografia pulita dai toni freddi, forse a voler marcare il disagio che sta affrontando l’uomo.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover semplice,DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,5
Perchè Ci Sono Cose Che Non Si Dimenticano Mai (2008)
Regia: Lucas Figueroa
Durata: 13′ 13″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Inglese - Spagnolo
Produzione: LMF FILMS
Autori Sceneggiatura: Lucas Figueroa
Anno di Produzione: 2008
Fotografia: Javier Palacios
Musiche: Lucas Figueroa
Montaggio: Lucas Figueroa
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Napoli, Italia. 1950. Quattro amici stanno giocando a calcio in mezzo alla strada quando la loro palla è accidentalmente calciata nel cortile della vecchia malvagia signora.
Valutazione:
Non giocheranno mai più con la propria palla….e per questo la vendetta sarà mortale.
Interessante ricostruzione storica di un sud Italia degli anni 50, una fiction che racconta la storia di quattro bambini che giocando a pallone hanno qualche disavventura con una vecchia signora….dopo 30 anni si ritrovano ricordando quel periodo, e nel ruolo di allenatore di uno di loro, abbiamo un Fabio Cannavaro che interpreta egregiamente la sua parte.
Ottimo dal punto di vista tecnico, un corto originale e divertente che percorre momenti di tristezza ed ilarità con disinvoltura, buoni anche gli effetti in CG del genere “time lapse” e “Chroma Key”.
Buona e realistica la recitazione dei giovani attori.
Unica nota dolente: presentare una copertina ben curata in ogni sua parte, ma un dvd scritto con il pennarello la dice lunga… attenzione alle sciocchezze che fanno perdere credibilità al lavoro.
TECNICA DI RIPRESA: 9/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,4
Ramiro (2007)
Regia: Adam Selo
Durata: 08′ 42″
Genere: Fiction
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Elenfant Film
Autori Sceneggiatura: Hugo Leyva Sànchez, Adam Selo
Anno di Produzione: 2007
Fotografia: Mattia Petullà
Musiche: Diego Schiavo Studio Arkì
Montaggio: Mattia Petullà
Attori Principali: Giovanni Mèndez Ayala
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
Santa Maria de Guio, Morelia, Messico. Il lavoro fa parte della quotidianità del piccolo Ramiro, ma i suoi pensieri sono costantemente rivolti al mondo ludico e spensierato dell’infanzia.
Valutazione:
Adam Selo, porta sullo schermo un cortometraggio dal forte messaggio sociale, uno squarcio di vita di un piccolo ragazzo, alle prese con il lavoro minorile.
Il messaggio del regista passa forte e chiaro con un corto dai toni caldi, con i tipi colori del Messico, Ramiro, questo il nome del protagonista del corto, mostro il duro lavoro che deve sostenere ogni giorno, mettendo in secondo piano le attività ludiche che invece dovrebbero essere parte predominante della sua giornata.
Girato prevalentemente con tecnica a campo statico, dove diverse angolature seguono la quotidianità del ragazzo; talvolta le immagini risultano sfocate ma senza mai perdere il loro impatto visivo,forse si sente la mancanza di scene dinamiche, qualche carellata avrebbe aiutato la fluidità del corto.
Buona l'idea, ma manca di mordente.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover,nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6
Guerra
Dachaulied (Canzone Di Dachau) 2010
Menzione Speciale Genere Guerra Corto GALP 2011
Regia: Rina La Gioia e Christian Palmisano
Durata: 30′ 00″
Genere: Guerra
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano - Inglese
Produzione: La Misenscène
Autori Sceneggiatura: Rina La Gioia
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Marc Van Put
Musiche: Herber Zipper
Montaggio: Christian Palmisano
Attori Principali: Franco Oppini, Giulio Beranek
Budget: 10.000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
Storia liberamente ispirata ad un flashback della vita del compositore e musicista viennese della Filarmonica di Monaco, Herber Zipper. Un viaggio della memoria e per la memoria: dai lager di Dachau alla Casa Rossa in Alberobello (BA), ex campo di concentramento per internati ebrei ed i perseguitati dal regime.
Valutazione:
Il corto più che essere incentrato nel tema della guerra è invece dedicato a rimembranze del dopoguerra, un percorso nella memoria del dolore, legato alla vicenda di Herbert Zipper, un compositore ebreo deportato a Dachau.
Si nota piacevolmente l’impostazione teatrale che la regia imprime nella parte centrale del corto e un Franco Oppini ben calato nella parte.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 9/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,1
Guerra (2010)
Vincitore Genere Guerra Corto GALP 2011
Regia: Antonello Novellino
Durata: 12′ 34″
Genere: Guerra
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Novice Young
Autori Sceneggiatura: Antonello novellino, Sara
Novellino, Anna De Rosa
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Massimo Brugè
Musiche: Vincenzo Aino
Montaggio: Antonello novellino
Attori Principali: Alessandro Colecchi Brugè, Yurj Bulli
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
Un giovane e brillante giornalista inviato nei Balcani, un cecchino, un ragazzo di 13 anni che sta scappando da lui e dalle bombe, la nonna. Emanuel ci racconta la storia di un ragazzo di guerra che non vuole perdere la sua innocenza e l'amore per gli esseri umani. Un ragazzo che non vuole dimenticare, ma vuole perdonare....
Valutazione:
Antonello Novellino torna alla carica, dopo l’ottimo lavoro svolto con Antonio Quintanilla “Intercambio”, con un cortometraggio sul tema della guerra.
Gestito con quella maestria che solo Novellino riesce a regalarci, possiamo percepire, tra location davvero originali e di impatto scenico, la tensione che man mano si crea tra il cecchino e il bambino che fugge.
Efficace i dettagli del sudore sul viso degli attori, che rendono maggiormente il senso di oppressione.
Diversi flashback accompagnano i 12 minuti del corto, rendendo la storia più intrigante e scorrevole.
Fotografia curata con un’illuminazione ben predisposta, anche le scene con poco luminosità sono correttamente riuscite con piccoli accorgimenti.
Effetti in CG (colpo del fucile) da curare meglio. La post elaborazione arricchisce il video con qualche piacevole effetto di de-saturazione cromatica.
Il sangue di scena utilizzato, talvolta è poco credibile, consigliamo di migliorare i dettagli ematici; niente da dire per escoriazioni di varia natura.
Traccia audio di rilievo: suono curato e musica coinvolgente. Buona la recitazione di tutti gli attori.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,niente label DVD, un menù curato e una piacevole sezione di contenuti aggiuntivi, comprendente anche una rivisitazione del cortometraggio con una altra chiave di lettura dal nome “In Guerra”.
I nostri complimenti ad Antonello Novellino.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 8/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,3
Il Sogno Di Napoleone (2010)
Regia: Fabiola Ierardi
Durata: 12′ 05″
Genere: Guerra
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Iero’s Production
Autori Sceneggiatura: Fabiola Ierardi
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Andrea Piazza
Musiche: n.d.
Montaggio: Fabiola Ierardi
Attori Principali: Michele Placucci, Oleg Godoli, Francesco Simolle, Matteo Giorgetti
Budget: 1500 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
All’isola di S.Elena, in elisio, Napoleone ricorda il momento più bello della sua vita, quando aveva 26 anni e durante la campagna di guerra d’Italia contro gli Austriaci, incitando i suoi soldati alla vittoria, sognava la conquista e l’unione Europea.
Valutazione:
La giovane regista Fabiola Ierardi, porta in scena una ricostruzione storica di uno dei momenti più intensi della vita di Napoleone.
Utilizzando dei flashback per proporre avvenimenti passati, la regista propone allo spettatore interessanti scene di guerra, ricostruite con abiti d’epoca.
Dal punto di vista tecnico possiamo consigliare alcuni aspetti che a nostro giudizio sono da migliorare per future produzioni:
Attenzione ai primi piani che talvolta risultano tagliati, le riprese talvolta sono mosse e il doppiaggio audio non sempre è sincronizzato.
Girare un film di guerra d’epoca non è un impresa facile, complimenti per l’utilizzo dei corredi militari e per l’impegno nel realizzare questo cortometraggio.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, senza cover, nessun DVD label e un menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 10/10
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 10/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,7
L'Amico Delle Bestie (2011)
Regia: Federico Alotto e Oscar Ferrari
Durata: 35′ 14″
Genere: Guerra
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Almar
Autori Sceneggiatura: Federico Alotto, Oscar Ferrari
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Federico Alotto
Musiche: Federico
Montaggio: Musar Studio
Attori Principali: Ramon Branda, Luca Canale Brucculeri, Matteo Rocchi,Stefano Trecca
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
In una grande guerra quattro soldati vengono mandati a presidiare un forte in mezzo alle montagne dimenticato da tutti, forse anche dal nemico.
Il cibo è di scarsa qualità, le munizioni sono poche e la radio per i contatti esterni non è mai arrivata. L’ unico passatempo è prendersi in giro, ascoltare il grammofono o fumare tabacco.Non immaginano che un giorno succederà qualcosa di terribile.Qualcosa che sconvolgerà per sempre le loro vite.
Valutazione:
Regia a quattro mani per questo cortometraggio firmato da Federico Alotto e Oscar Ferrari, il film ricostruisce abbastanza fedelmente le vicende di quattro soldati alle prese con la guerra e con se stessi.
Cortometraggio dal taglio fotografico ricercato,realizzato con una fotocamera (Canon 5D Mark II).
L’operatore a volte si trova in difficoltà con la camera, si nota infatti qualche sfocatura fuori luogo (7’ 09’’).
Scenografia suggestiva, che spazia tra colline e vecchi cunicoli, davvero d’impatto.
La traccia audio del parlato a tratti risulta troppo bassa.
Nella media la recitazione di tutti gli attori, buono invece il corredo militare utilizzato per realizzare il corto.
Una storia di vendetta, dal finale già visto. Più cura nella qualità tecnica e nel suono.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover ben rifinita, DVD label e un menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 9/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,5
La Guerra Infantile (2010)
Regia: Alessio Perisano
Durata: 2′ 19″
Genere: Guerra
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Alessio Perisano
Autori Sceneggiatura: Alessio Perisano
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Alessio Perisano
Musiche: n.d.
Montaggio: Alessio Perisano
Attori Principali: Andrea Catuogno, Andrea Perisano, Federico Vetro
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Guerra
Sinossi:
Si gioca con fucili di plastica e bombe vere. Si combatte su terra fangosa, tra mimetiche troppo grandi ed elicotteri che cercano carne da macellare. Corpi e sorrisi di bambini. Gesti e mente di animali di morte. Una realtà tanto finta da sembrare un gioco, un sogno che cela e rivela una vita propria, dolorosa e devastante. E tante mani invisibili, mani grandi che invece di essere genitori e custodi, diventano sadici burattinai: e così i ruoli s'invertono e tutto assume un che di irreale in quel teatrino distorto, con adulti che rincorrono e vivono un'infanzia "truccata" e bambini che guardano, giocano e muoiono.
Piccoli occhi che raccontano una storia orchestrata dal paradosso.
Valutazione:
Il regista Alessio Perisano, presenta un mini-cortometraggio sul tema della guerra, sviluppato quasi interamente con sequenze elaborate in CG.
Il prodotto si presenta molto ben realizzato dal lato tecnico, ma lascia poco spazio alla sceneggiatura, che a nostro parere e poco sviluppata.
I due minuti di corto non riescono ad imprimere tutte le sensazioni descritte nella sinossi, forse qualche minuto in più sarebbe stato propedeutico.
Bella e curata la parte in CG, buoni tutti gli FX.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida,semplice cover, nessun DVD label e un menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: /
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: 9/10
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,3
Horror
A Joke Of Too Much (2010)
Regia: Francesco Picone
Durata: 9′ 30″
Genere: Horror - Trash
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: Smallmovie
Fotografia: Francesco Picone
Musiche: SmallSongBand - Francesco Picone
Montaggio: Francesco Picone
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2010"
Preceduto dal finto Trailer de "L'invasione dei vermi spaziali ", "A joke of too much " è un corto in stile GrindHouse e narra di due fidanzati che una notte, con la loro auto, si appartano nei boschi, proprio la sera in cui il famoso tagliagole di coppie Pietro Capinica evade di prigione.
Francesco Picone, regista di questo short trash movie,rende omaggio con tinte forti, al cinema Tarantiniano e ai film low-budget degli anni Settanta. Il cortometraggio ha un suo incipit caratterizzato da un finto trailer de "L'invasione dei vermi spaziali" una sorta di trash - fanta movie che anticipa e mostra le capacità del regista in locazioni diverse e con stili differenti. Trailer ben riuscito, disgustoso al punto giusto. Proseguiamo quindi con il corto vero e proprio "A joke of too much" realizzato con una buona tecnica,buona cura per i dettagli ravvicinati ed inquadrature non sempre azzeccate ma alcune davvero originali. L'ambientazione si integra bene con il genere del corto, anche se camuffare la luce naturale non è sempre riuscito: in una scena si percepisce che la notte è stata simulata osservando il riflesso del sole nella carrozzeria della macchina. Inoltre si nota drasticamente il salto temporale tra la notte ed il giorno quando la vittima scappa dalla macchina.
I protagonisti, sempre all'altezza della situazione, si esprimono con naturalezza ed anche se si nota un marcato accento toscano, la recitazione risulta piacevole e scorrevole. Per quanto concerne la colonna sonora del girato, un mix di suoni e musiche rendono bene l'atmosfera che il regista voleva proporre, l'audio del parlato è sempre correttamente impostato e ben distinguibile.
Gli effetti in post produzione non mancano di certo: la scelta cromatica dell'intero corto e la saturazione dei colori è davvero buona per il genere del corto, stesso discorso per la vignettatura per le varie sfocature e effetto pellicola rovinata. Effetti in CG non sempre riusciti (la testa mozzata sull'albero). Il sangue va bene, è presente al punto giusto (proprio bella la scena del parabrezza), mentre qualche trucco di scena si nota (collo tagliato).
Ci è giunto un DVD con custodia senza copertina ne cover DVD ne menù.
Bella l'idea,l'assassino Pietro Capinica (anagramma di Pietro Pacciani) non si vede mai in volto,notiamo con piacere che questo è un genere amato dal regista, suggeriamo di provare a sviluppare delle idee più lunghe, magari con un lungometraggio e di raffinare con più cura gli effetti provando ad utilizzare al posto della CG, il trucco meccanico tradizionale, magari con un po d'ingegno. Hai tutte le carte in regola per regalarci altre cruente e sanguinarie emozioni. Saremo lieti di vedere altre tue opere.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
EFFETTI CG: 5/10
TRUCCO – MAKE-UP: 5/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6/10
Alone In The Light (2011)
Regia: David Valolao
Durata: 02′ 59″
Genere: Horror, Thriller
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Inglese (Sovraimpressi)
Produzione: Triad Production
Autori Sceneggiatura: David Valolao
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: David Valolao
Musiche: Gioele Fazzeri
Montaggio: Gioele Fazzeri
Attori Principali: Michela Zattini, Fabio Chiappara
Budget: 40 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Michela è una vampira che vive rinchiusa in una mansarda perché l’uomo che si è sempre preso cura di lei ha paura che il mondo non l’accetti per quello che è. Michela è una ragazza sensibile e non sopporta l’idea che l’uomo uccida gli animali del bosco per nutrire la ragazza con il loro sangue, così un giorno trova il coraggio di fuggire per porre fine a tutto.
Valutazione:
Corto low budget per il giovane regista David Valolao, che ripercorre con il suo breve cortometraggio (crica 3 minuti), le ultime ore di vita di una giovane vampira, interpretata da una suadente Michela Zattini.
Storia di vampiri, anzi storia di una singolare vampira, rinchiusa in una stanza da un uomo, forse a volerla proteggere dalle insidie del mondo o viceversa. Uomo visibilmente legato sentimentalmente alla ragazza, le porta quotidianamente del sangue ricavato dagli animali del bosco. La ragazza non gradisce questa situazione e decide di fuggire verso l’unica situazione percorribile…
Fotografia dalle tonalità cromatiche calde, forse a voler rendere più accogliente il disagio della situazione. Tecnica di ripresa funestata da qualche inquadratura con soggetto tagliato (01’ 49’’). Buoni invece il dinamismo durante le scene d’esterno.
Originale come effetto, ma migliorabile, la "zommata" che attraversa le porte (1’ 42’’). Audio altalenante con parlato a tratti troppo basso o troppo alto.
Un horror movie interessante, da sviluppare.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 4/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,3
Amontillado (2010)
Regia: Vittorio Pesce
Durata: 26′ 25″
Genere: Horror
Audio: Stero
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Vittorio Pesce
Autori Sceneggiatura: Edgard Allan Poe, Vittorio Pesce, Archie Goodwin
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Davide Laterza
Musiche: Non Originali (Mozart)
Montaggio: Vittorio Pesce
Attori Principali: Vittorio Pesce, Carmine Ferrara, Federica Vinci, Umberto Iervolino
Budget: 300 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
L'unione di una giovane coppia di sposi viene turbata dall'incontro casuale con un giullare di strada. Il protagonista scopre il tradimento della moglie e decide di vendicarsi. Omaggio surreale e musicale all'opera lirica e a Mozart, rivisitando un grande classico di Edgard Allan Poe.
Valutazione:
Singolare ed originale rivisitazione di una novella di Edgard Allan Poe, "Amontillado", trae beneficio da una colonna sonora in stile lirico classico di Mozart.
Vittorio Pesce realizza un cortometraggio, dai toni fiabeschi e grotteschi che seguono la scia dei tipici racconti di Poe, tutto ruota attorno ad un tradimento: la giovane e bella Placida interpretata da una suadente Federica Vinci, ha una roccambolesca avventura amorosa con un giullare "Fortunato". Pietroboldo, compagno di Placida, vede tutta la scena del tradimento e cerca la sua venedetta. Ne seguirà la tragica fine di Fortunato ma anche di Pietroboldo.
Buona la tecnica di ripresa che regala dei piani di ripresa ben strutturati, incipit un po incerto con una soggettiva in prima persona forse troppo movimentata, la fotografia regala una buona resa cromatica ma nelle sequenze in notturna l'immagine risulta a tratti troppo scura e negli esterni in diurna il riverbero di luminosità in alcune scene è fastidioso.
Interessanti e ben riuscite anche le illustrazioni scenografiche introdotte in post-produzioni che arricchiscono e rendono più variegato e fluido il cortometraggio.
Buona la recitazione e l'interpretazione dei personaggi, che sono tutti all'altezza della parte.
Una commedia grottesca, un horror fiabesco nello stile calssico di Poe, un plauso a Vittorio Pesce per il suo Amontillado.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida,nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 8/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7
Bastard Serial Killer! Kill! Kill! (2011)
Regia: Antonio Zannone
Durata: 25′ 24″
Genere: Horror
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: n.d.
Autori Sceneggiatura: Antonio Zannone
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Giose Brescia
Musiche: Luca Toller
Montaggio: Antonio De Rosa
Attori Principali: Elio D'Alessandro, Marco Bonadei
Budget: 5000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Un pericoloso criminale evade da un ospedale giudiziario con lo scopo di recuperare cinque milioni di euro che prima dell'arresto aveva nascosto in una masseria abbandonata. Nulla sembra fermare lo spietato Vampa, ma qualcosa di mostruoso lo attende.
Valutazione:
Titolo del corto sicuramente rievocativo al cinema di Russ Meyer, in particolare "Faster, Pussycat! Kill! Kill!, il regista Antonio Zannone propone un cortometraggio che mescola diversi stili, infatti possaimo tranquillamente percepire influenze del cinema di Tarantino ma calarsi anche in un gore alla Tobe Hooper con "Non Aprite Quella Porta".
Un pericoloso criminale (Vampa) è evaso da un ospedale giudiziaro nell'intento di recuperare un ricco bottino sepolto nei pressi di un vecchia abitazione abbandonata. Purtoppo il posto è già "infestato" da un altro gruppo di criminali, molto più pericolosi di lui…
Tecnica di ripresa in linea conlo stile del corto intrapreso, purtoppo ci siamo imbattuti in diverse sfocature, perlopiù causate dall'utilizzo delle fotocamera (Canon 5D). La fotografia risulta curata, regalando delle atmosfere cupe che si amalgamano con la trama, talvolta l'immagine risulta troppo scura, sopratutto nelle scene degli interni. La colonna sonora invece ci è sembrata talvolta troppo distaccata dal genere, anche se nel complesso riesce comunque a dare il suo effetto, l'audio del parlato a tratti è troppo basso.
Gli attori sono calati nella parte, la recitazione è sembrata spontanea e ben riuscita, gli effetti di trucco e make-up ci hanno soddisfatto solo in parte: il sangue, in particolare al volto è ben riuscito, mentre ci sono delle imprecisioni che non abbiamo potuto fare a meno di notare; quando viene staccato l'occhio, una volta inquadrato, risulta pulito e senza sangue; e poi ancora il sangue sulla camicia sembra asciutto mentre la ferita sul volto è fresca.
Una rivisitazione di stili diversi, da Tarantino a Rodriguez a Hooper, la trama sembra un po confusionale ma l'intento di mescolare generi e stili diversi è riuscito. Di sicuro una produzione sopra le righe che merita di essere vista, migliorabile sicuramente dal punto di vista qualitativo.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover semplice, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,6
Betania (2010)
Regia: Andrea Giomaro
Durata: 25′ 03″
Genere: Horror
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Andrea Giomaro
Autori Sceneggiatura: Andrea Giomaro
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Andrea Giomaro
Musiche: Sabrina Bursi, Frederick Livi, Fulvio Mennella
Montaggio: Andrea Giomaro
Attori Principali: Sonia Caselli, Frederick Livi, Mauro Pagnottella, Francesco Uguccioni
Budget: 5000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Serena è un dottore e lavora in un ospedale di città. La sua vita è monotona e schematica fino al giorno in cui riceve una telefonata da Betania. Il prete del piccolo villaggio dove è nata Serena le comunica la morte del nonno. Serena si dirige quindi verso Betania in un viaggio “simbolico” che risveglierà il suo lato emotivo.
Serena capisce che a Betania alcuni morti ritornano in vita, privi però della volontà. Anche Serena riceverà questo “dono” di una seconda possibilità con suo nono, ma la dottoressa non potrà sostenere quella realtà fino al crollo emotivo finale.
Valutazione:
Diretto dal regista Andrea Giomaro, Betania è un cortometraggio Horror che ha piacevolmente suscitato il nostro interesse. Anticipato da una sequenza onirico visionaria di Serena, quasi a volere subdolamente presagire qualcosa di grave, la giovane dottoressa dai modi pacati e monotoni, viene contattata dal prete della sua città natale e viene informata della perdita di suo nonno. Raggiunta la destinazione scoprirà ben presto che la calma apparente di quel luogo, cela invece una terribile verità.
Cortometraggio dalle atmosfere che ricordano molto “Silent Hill” con una nebbia che accompagna la protagonista per quasi tutto il suo viaggio, quasi a volere nascondere e inghiottire quel luogo ed i suoi “abitanti”.
Un horror-zombie diverso, che non trascende mai nella banalità, ma si aggrappa invece ad una trama ben strutturata che riesce a mostrare anche il lato psicologico dei protagonisti. Una fotografia dai colori desaturati, a tratti quasi in bianco e nero, a volere calare lo spettatore nella tristezza e rassegnazione di quel luogo.
La protagonista principale regala una espressività “fredda” in linea con il suo essere nostalgico ed il suo fare monotono e ripetitivo, purtroppo a tratti la recitazione sembra troppo forzata.
Di buona manifattura il make-up dei morti viventi. Molto coinvolgenti anche le musiche che accompagnano con disinvoltura e ricercatezza i 25 minuti di girato.
Un ottimo film horror.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, una cover ben realizzata, DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 8/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,4
Chip & Chair (2010)
Regia: Fabio Giagnoni
Durata: 3′ 22″
Genere: Horror - Surreale
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: n.d.
Fotografia: Cristiano Casone
Musiche: Federico Decotto
Montaggio: Fabio Giagnoni
Budget: 200 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Un tavolo, un mazzo di carte e 3 amici....divertimento assicurato.
Il celebre detto a chip and a chair, ossia un un gettone e una sedia indica che per un giocatore, un torneo non è terminato finché ha ancora una sedia su cui sedersi e un gettone da giocare. A parte ciò il cortometraggio ci porta in atmosfera surreale,governata da tre simpatici personaggi che giocano a carte e scandita da un incessante scorrere del tempo, evidenziato da un tenue ma persistente ticchettio di fondo che ci accompagna fino ai titoli di coda. Il regista gioca con astuzia su personaggi delle fiabe come il bianconiglio ed il cappellaio matto, introducendo però elementi che non appartengono alla medesima fiaba come ad esempio cappuccetto rosso, stravolgendone i ruoli....cappuccetto rosso compie un bel massacro.
Tecnica di ripresa davvero ammirevole, capeggiata tra l'altro da attrezzatura di tutto rispetto (Red Cam), buoni i piani di ripresa e le inquadrature ricercate, l'ambientazione della scena è ben ricostruita e ben studiate anche le luci.Per quanto riguarda la recitazione, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sorprendente espressività e disinvoltura del cappellaio matto. Una traccia sonora ricca di effetti accompagna i 3 minuti del corto, forse una campionatura migliore dello spezzone metal avrebbe reso di più. Il trucco scenico e le maschere ci sono sembrate di buona manifattura anche il sangue sul muro è ben realizzato, forse troppo poco sangue...
Ci è giunto un DVD in ottime condizione con custodia, copertina e cover DVD ben realizzati,presente anche un menù semplice statico.
Idea originale ma da comprendere, si avvicina di poco al tema del nostro concorso, buono lo stile e la tecnica, forse qualche minuto in più sarebbe stato gradito.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6.5/10
Curse Of The Vampire (2012)
Regia: Matteo Maino
Durata: 16′ 46″
Genere: Horror
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Suckbrain Tree
Autori Sceneggiatura: Matteo Maino
Anno di Produzione: 2012
Fotografia: Mattia Biasi
Musiche: Marco Tonello, Matteo Maino
Montaggio: Matteo Maino
Attori Principali: Alessio Bellunato, Stegfania Fornasier, Giuseppina Manola Sciacovelli, Mattia Zilio
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2012"
Categoria: Horror
Sinossi:
Una tranquilla cittadina viene colpita da una serie di omicidi che riguardano giovani ragazze. Vittorio Vanelsi, un giovane appassionato di occulto, è preoccupato per la sua fidanzata Lucia. Sarà il suo amico Giona a rivelargli un segreto che potrebbe far luce sul macabro mistero. Omaggio al cinema Horror anni '30.
Valutazione:
Produzione zero budget per il regista Matteo Maino, che partecipa al nostro concorso (ed. 2012) con il cortometraggio "Curse Of The Vampire", una rivisitazione in chiave moderna del cinema horror degli anni '30.
Vittorio Vanelsi, un giovane appassionato di occulto si trova alle prese con una oscura vicenda legata al mondo dei vampiri, in particolare l'ultimo vampiro (in questo caso una vampira) che minaccia la fidanzata di Vanelsi. Sarà proprio il protagonista principale a portare a termine la macabra scia di omicidi.
Maino, giovane regista Padovano, regala in questa produzione numerosi riferimenti al cinema horror; lo stesso nome del protagonista principale (Vittorio Vanelsi) non può che rievocare elementi cinematografici e narrativi del cinema dei vecchi tempi, infatti Abraham Van Helsing non è che il puro e semplice antagonista del Conte Dracula, un professore che dichiara guerra ai vampiri.
Nel corto viene inoltre citato il libro "Varelli" chiaro riferimento al cinema Argentiano, in effetti Emilio Varelli è l'alchimista che scrisse le "Tre Madri" nel film Inferno di Dario Argento.
La trama del corto si sviluppa in modo troppo lineare, la sensazione è che ci s aspetta esattamente ciò che accadrà. Tecnica di ripresa a volte troppo statica, in particolare nei dialoghi dei personaggi chiave. Le idee per uno sviluppo più accurato c'erano, infatti le carrellate durante la corsa di Vanelsi ci sono piaciute. La scelta della cromia in Bianco e Nero, non può che farci piacere, sono molto pochi i registi che si cimentano in questa scelta, che sono tutt'altro che semplici. Il bianco e nero (o meglio la scala di grigi) prevede un accurato utilizzo dell'illuminazione, pena un girato sovraesposto o sottoesposto. Maino ha reso il tutto piacevole anche con effetto in post produzione che simula le vecchie pellicole con effetti di "flicker". Sfocatura (poco percettibile) al minuto 1' 22'.
La valutazione che ha fatto precipitare il corto è stata purtroppo la recitazione, che a nostro avviso ci è sembrata troppo impostata, anche se l'espressività e la naturalezza dei gesti degli attori comunque ha compensato.
Per quanto riguarda la traccia audio, il parlato era sempre comprensibile e mixato adeguatamente con la colonna sonora che accompagnava con piacere i 16 minuti di girato, l'unica segnalazione da fare è nel minuto 11' 30'' dove si sente in modo marcato lo stacco dal "silenzio" al "rumore di fondo" che disturba la scena.
Davvero notevole e da segnalare la cura per la cover del DVD, la grafica molto curata lo rende molto piacevole alla vista, peccato per il DVD label che risulta invece "scorticato".
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover e menù semplice.
Curse Of The Vampire è un horror dai toni pacati che comunque raggiunge il suo obbiettivo, il regista dimostra grande passione per il cinema horror, un miglioramento di tecnica e un montaggio più dinamico farebbero la differenza. Siamo curiosi di vedere le future produzioni di Matteo Maino.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP:
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,2
Durante La Morte (2011)
Vincitore Genere Horror Corto GALP 2011
Regia: Davide Scovazzo
Durata: 14′ 00″
Genere: Horror
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: M.D.P Per Le Comunicazioni di Massa
Autori Sceneggiatura: Davide Scovazzo
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Marzio Mirabella
Musiche: Insects Are Sexy, Fabio Frizzi
Montaggio: Marco Paba
Attori Principali: Enrico Luly, Fiorenza Pieri, Nicole Vignola
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Poesia del ricordo e della carne decomposta. Una storia romantica sulla putrefazione.
Valutazione:
“I ricordi sono come Zombie che ti uccidono, instillandoti una nostalgia che ti leva il respiro”, con questa citazione, il regista Davide Scovazzo epiloga il suo corto, con una sceneggiatura liberamente ispirata allo scrittore Niccolò Ammaniti (tratta dalla citazione), dai toni freddi e staccati.
Un uomo ed una città apparentemente deserta sono gli elementi che lasciano lo spettatore in attesa della cruda realtà. L’uomo si muove con fare frettoloso, in ambienti urbani a lui famigliari, quasi a voler sfidare il proprio destino. Una voce fuori campo accompagna il tragitto dell’uomo, svelando a poco a poco la trama del corto. L’uomo incontra le prime figure “umane” che celate, in un primo momento da una sfocatura voluta, parlano con disinvoltura, lasciando ancora appeso lo spettatore in una condizione di smarrimento. Le due figure avanzano, e le sembianze sono inequivocabilmente quelle degli zombie.
Un vento sinuoso accompagna quasi tutto il filmato, quasi a voler spazzar via quella situazione di disagio, quasi a voler marcare un senso di solitudine e rancore. Le persone “zombie” incontrate dall’uomo, infatti, hanno un qualche riferimento famigliare, lo si percepisce e si ha conferma quando il protagonista principale sfoglia un album fotografico e rivede le stesse figure incontrante, questa volta con parvenza umana. Quando ormai si crede di aver capito e concluso che si tratta della solita storia sui morti viventi, il regista spiazza nuovamente lo spettatore, regalando un finale originale che svela una cruenta realtà.
Girato interamente con una Canon 5D, notiamo piacevolmente il taglio professionale che Davide Scovazzo conferisce a questo horror. Una storia originale che riesce a fondere elementi dal sottile aspetto psicologico con un ben più materiale stile “gore”. Carrellate stabili e ben realizzate, piani di inquadratura interessanti con elementi volontariamente fuori fuoco per creare atmosfera. Fotografia ben realizzata con colore freddo quasi a voler marcare il senso di solitudine e disagio, buone le riprese anche con poca illuminazione, le immagini sono sempre ben delineate. Nota negativa invece per la traccia audio (suoni e voce narrante) che talvolta presenta un cattivo missaggio tra colonna sonora e voce narrante, talvolta di difficile comprensione. L’audio campionato per il messaggio della segreteria telefonica è di bassa qualità e si nota. Buona la colonna musicale che arricchisce con una atmosfera triste e malinconica i 14 minuti di riprese. Attori prestanti, buona la recitazione anche se a volte un po’ forzata.
Notevole l’impegno per la realizzazione del make-up, molto ricercato e curato, il volto degli zombi è tumefatto e scarnificato, peccato si noti la mancanza di trucco nel resto del corpo.
I nostri complimenti a Davide Scovazzo che ci regala un horror di qualità con una trama che lascia riflettere.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, una cover ben realizzata, nessun DVD label ed un semplice menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 8/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 9/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,7
Glereon (2011)
Regia: Giulia Cignolini, Alex Ordiner
Durata: 17′ 54″
Genere: Horror
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Autonoma
Autori Sceneggiatura: Giulia Cignolini, Jessica Cossettini, Alex Ordiner
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Alex Ordiner
Musiche: n.d.
Montaggio: Alex Ordiner
Attori Principali: Fabio Bravo, Daniele Mion, Stefania Pagnutti, Giovanni Pravisani, Federico Zamparo
Budget: 250 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Estate. Quattro amici, un weekend in montagna. L’incontro con un boscaiolo li porterà, attraverso una leggenda ormai dimenticata, a guardare con occhi diversi il paesaggio che li circonda.
Valutazione:
Regia a quattro mani per questo singolare cortometraggio che cavalca con estro il folclore popolare, i registi Giuglia Cignolini e Alex Ordiner portano in scena una storia ben realizzata che aproccia al mondo della leggenda popolare con toni misteriosi ed originali.
La leggenda su cui fonda le radici il cortometraggio risale nelle credenze popolari dell' Alta val But e racconta di una imponente montagna che un tempo apparteneva a un tale Silverio il quale ne era entrato in possesso con un inganno. Il Silverio della leggenda, padrone di "Plan dai Ai" era un imbroglione e spostò i confini per allargare i suoi possedimenti, perchè voleva impadronirsi di un pezzo di terreno del signor Brunetti. Un giorno il signor Brunetti vide che il suo vasto suolo sulle carte, in realtà, si stava ritirando e le misurazioni non quadravano; allora si insospettì e chiamò Silverio in tribunale. Il giorno stabilito la moglie di Silverio disse al marito:”Metti la terra dell’orto negli stivali e potrai giurare di pestare il tuo terreno”. Così fece. Giunto in tribunale, Silverio giurò il falso dicendo: “Io calpesto il mio terreno!”.Per questo motivo, alla sua morte, ebbe un premio che lo legò alla montagna tanto bramata: fu condannato dal diavolo a demolirla a colpi di piccone.
Quattro ragazzi trascorrono serenamente un weekend in montagna, passata la notte in tenda, uno di loro si sveglia e prepara il caffè. Da li a poco si ode un rumore simile ad una frana e subito dopo compare un boscaiaolo. Il giovane ragazzo chide all'uomo se ha udito anche lui lo strano rumore,così offrendogli il caffè, il boscaiolo racconta la leggenda di Silverio. Il boscaiolo prosegue per la sua strada e gli altri 3 ragazzi del gruppo si svegliano; ognuno aveva sognato la stessa identica cosa…
Il titolo cui prende il nome il cortometraggio "Glereon" deriva da una parola friulana che significa ghiaione, distesa di sassi. Nello specifico è il luogo in cui Silverio (il dannato del moscardo) si trova confinato a vivere per l'eternità.
Buona ed originale la trama, che trae spunto da miti e leggende popolari, portando in superfice un cinema spesso dimenticato. La marcata inflessione dialettale, caratterizza da una parte il corto rendendolo più "popolare", dall'altra parte penalizza bruscamente la sceta del dialetto rispetto ad un più comprensibile Italiano.
Tecnicamente, ci sono sicuramente degli aspetti migliorabili, partendo dalla stabilità delle immagini talvolta "mosse" sopratutto durante le ripese dinamiche. Anche il montaggio lascia un po a desiderare, il cambio da un immaginie all'altra non è sempre riuscito bene. L'audio in presa diretta, fa sentire tutti i suoi limiti, ma dona comunque un atmosfera particolare che bene si sposa con la magnifica scenografia naturale.
I nostri comlpimenti a Giulia ed Alex per aver rievocato in modo originale il folclore locale.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover, DVD label e menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,7
Harlequin (2011)
Menzione Speciale Genere Horror Corto GALP 2011
Regia: Vincenzo Bellini
Durata: 24′ 16″
Genere: Horror
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Icarusfilm
Autori Sceneggiatura: Anna Peri – Anny Scialdone – Vincenzo Bellini
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Paolo Bellini, Irene Bellini
Musiche: Vincenzo Bellini
Montaggio: Vincenzo Bellini, Irene Bellini
Attori Principali: Rossella Sinagra, Anny Scialdone, Paolo Bellini, Ivano Baldi, Claudio Canneti
Budget: 200 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Horror
Sinossi:
Un fotografo ed una modella stanno cercando una antica chiesa in un bosco, per realizzare un servizio fotografico. Tra le pietre di questa chiesa, testimoni di antiche tragedie, si aggirano presenze inquietanti. E’ l’orda dei morti inquieti comandati da Harlequin. La leggenda dice che chi incontra questa orda di demoni e dannati e’ perduto per sempre.
Valutazione:
Ritorna con un corto "ben fatto" il regista Vincenzo Bellini, che compie un notevole salto qualitativo rispetto al suo precedente lavoro “La Location”.
Il corto, che spazia tra i magnifici paesaggi toscani, narra la storia di una modella ed un fotografo che nella ricerca di una location per un servizio fotografico, si imbattono in un luogo antico e maledetto. La modella viene sopraffatta da istinti sessuali e visioni di demoni, segno evidente che il male che dilaga in quel luogo comincia a riaffiorare.
Ne susseguirà una truculenta e macabra serie di omicidi.
Sceneggiatura a tre mani dai contenuti arcani e folkloristici, che prende spunti letterali direttamente dalla Divina Commedia.
Il make-up e i costumi di scena sono ben realizzati, le sequenze e i flashback dove compaiono le figure mascherate, sono davvero inquietanti e molto caratteristici sono anche i volti degli attori adibiti nel ruolo di demoni.
Dal punto di vista tecnico abbiamo visto un miglioramento, le inquadrature sono più dinamiche, anche se spesso troppo incentrate nel soggetto.
Il taglio fotografico che Bellini decide di dare al cortometraggio in fase di post-produzione, ci ha colpiti piacevolmente, la cromia alterata e i filtri colorati applicati con tono su quasi tutto il filmato, lo rendono accattivante e suggestivo per la tipologia del tema trattato.
Le dissolvenze e le sovraimpressioni sono abbastanza curate e rendono bene l’effetto, il sangue artificiale in alcune scene è troppo chiaro e non rende l’idea (consigliamo a Bellini di curare meglio questo aspetto per le future produzioni).
Musiche d’atmosfera accompagnano i 24 minuti del corto e sono bene azzeccate, l’audio in presa diretta e la recitazione degli attori invece lascia qualche perplessità.
Nel contesto un ottimo lavoro che si fa notare.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida e cover, label DVD e menù ben realizzato.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 8/10
EFFETTI CG: 7/10
TRUCCO – MAKE-UP: 8/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 9/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,5
Mockumentary
Real Days (2010)
Regia: Francesco Picone
Durata: 15' 34"
Genere: Mockumentary
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: Smallmovie
Fotografia: Francesco Picone
Musiche: Francesco Picone
Montaggio: Francesco Picone
Budget: n.d.
Concorso: "Corto GALP 2010"
Marco è il nuovo concorrente del famoso reality show "Real Days"...
...seguito costantemente dal fidato cameraman, che riprende ogni momento della sua variegata giornata, che spazia tra momenti di divertimento e momenti drammatici, un intercalare spassoso con finale inaspettato.
Cortometraggio dai toni pacati, che tocca di sfuggita la tematica del concorso, in quanto prende la strada dell'horror solamente nei pochi minuti finali. Buona qualità del prodotto nei primi minuti, quando apre il sipario con giornalisti, voci fuori campo, titoli (esilaranti) che scorrono in stile "news" e anche delle ben riuscite chroma key, prende un aria un po più amatoriale nella parte centrale, dove il giovane protagonista Marco, si cimenta in divertenti scenette con amici, ma allo stesso tempo mostra i disagi e gli eccessi della società moderna come droga ed alcol, e raggiunge l'epilogo con un incidente stradale, che con sapiente gioco di stile e tecnica, volge terribilmente ad un atra realtà... ZOMBIE.
C'è tecnica, il regista non è alle prime armi lo dimostra anche con "A joke of too much", le riprese (forse perché non girate da lui personalmente) sanno un po troppo di amatoriale, è uno stile misto tra "La Strega di Blair" e "Il Diario dei Morti Viventi",un idea già vista ma comunque d'effetto. La scenografia è molto varia, quindi difficilmente stanca, la recitazione è buona, naturale e scorrevole, il regista (nonché attore protagonista) sa gestire situazioni sia piacevoli che di stress.
Ci è giunto un DVD senza custodia ne copertina ne cover DVD, assente anche il menù.
Sintetizzando il girato è un po altalenante, lasciando troppo poco spazio per la parte horror.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5.8/10
Noir
Gli Uccisori (2014)
Regia: Giovanni Paolucci
Durata: 20′ 00″
Genere: Noir
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Martingala
Autori Sceneggiatura: Giovanni Paolucci
Anno di Produzione: 2014
Fotografia: Giosuè d'Andrea
Musiche: Gomer
Montaggio: Giovanni Paolucci
Attori Principali: Pietro Ragusa, Marco Foschi, Giovanni Calcagno
Budget: 2500 €
Concorso: "Corto GALP 2014"
Categoria: Giallo-Thriller
“2° Classificato” Corto GALP 2014
Sinossi:
Gli Uccisori è un noir ambientato nei primi decenni del 900. Due Sicari, Max e Al, entrano da Henry’s,la tavola calda gestita da George. Stanno cercando l’olandese,vogliono ucciderlo. I personaggi che si muovono nella piccola città di Summit vivono nell’ombra di un cielo cupo, ognuno con la sua personale difesa, un proprio distacco, per sopportare il peso di una vita senza via d’uscita. Solo Nick, il ragazzo che lavora alla locanda, sembra volersi ribellare alla muta accettazione di una realtà di paura e violenza e nonostante tutto continua a lanciare il proprio sguardo alla ricerca di una nuova luce.
Valutazione:
Giovanni Paolucci, si mette alla prova con questo mediometraggio, liberamente ispirato da un racconto di Ernest Hemingway (The Killers). A differenza del trend attuale, che vede sempre più un frequente utilizzo delle macchine fotografiche digitali, Paolucci decide di girare l'intera opera su pellicola (16 mm) conferendogli una gradevole fotografia in bianco e nero, arricchita da una naturale granulosità, in tema con l'ambientazione e l'epoca della storia (1900).
Breve racconto noir, in cui la trama viene dislocata su più piani, conferendo a più protagonisti il ruolo d'interesse e terminando con un inaspettato finale. Le luci sapientemente utilizzate garantiscono una resa eccellente della fotografia che come già indicato è in bianco e nero.
Le inquadrature sono saggiamente elaborate, i piani di ripresa catturano lo spettatore e le lente zommate conferiscono interesse nei dialoghi principali.
Buona l'interpretazione di tutti gli attori, qualche accavallamento nei dialoghi al minuto 12:16
Mediometraggio con un incipit ben riuscito che perde un po' di mordenza nella seconda parte, forse per una maggiore staticità dei campi di ripresa o forse per un naturale appesantimento del dialogo narrativo.
Sia gli abiti di scena che le location utilizzati per "Gli Uccisori" sono perfettamente ricercate e in tema con il testo dell'opera.
Un plauso a Giovanni Paolucci che ha saputo "osare" con questo noir ben riuscito. un rumore bianco per incrementare un atmosfera onirica senza però disturbare o distrarre lo spettatore.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 9/10
AUDIO: 8/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,3
Trailer:
La Bugia (2010)
Regia: Valerio Matteu - Giuseppe Valentino
Durata: 19′ 37″
Genere: Noir - Esoterico
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: Camaleo Lab
Fotografia: Valerio Matteu
Musiche: Valerio Matteu
Montaggio: Valerio Matteu, Giuseppe Valentino
Concorso: "Corto GALP 2010"
Sofia, una studentessa di storia dell'arte, entra in contatto con lo spirito di una ragazza vissuta sul finire del sedicesimo secolo. Da questo momento la sua esistenza comincia a cambiare: il ritrovamento di un antico libro è l'elemento scatenante di una serie di eventi misteriosi. Tutti i personaggi che entrano in contatto con lei cercano di portarle via il "prezioso" manoscritto.
Originale cortometraggio con regia a due mani di Valerio Matteu e Giuseppe Valentino, i quali affrontano con buona resa un genere impegnativo come l'esoterismo. Un interessante connubio di tecniche di riprese, con diversi stili e con un utilizzo corretto dello zoom, fanno si che il girato risulti piacevole alla vista. La scenografia è mista e bene azzeccata ed in stile con il genere noir del corto, interessante anche la fotografia, con una studiata illuminazione della scene ed una ricercata cura in alcune riprese (inquietante la scena della vasca da bagn0). Un plauso alle attrici, che si sono calate molto bene nella loro parte,in particolare ci ha colpito Licia Zagni, con la sua naturale espressività; un po meno per gli attori, la quale performance sapeva un po troppo da recitato (il bibliotecario). Particolarmente deludente invece l'audio (forse per un eccessivo utilizzo di toni bassi in fase di posto produzione), talvolta il parlato risultava di difficile comprensione.
La colonna sonora accompagnava bene il girato, originale e a tratti suggestiva anche se (come già sopra citato) a volte i toni bassi disturbavano troppo. Per quanto riguarda l'elaborazione video in post produzione, bene gli effetti di saturazione dei colori e anche le dissolvenze, buona anche la tinta cromatica dell'intero cortometraggio, In merito a trucco e make-up, l'uso del sangue è stato buono e controllato e la scena dello sbudellamento era abbastanza credibile. Un "no" secco invece per l'inquadratura a terra del coltello, si notava troppo che era un giocattolo...
Per quanto concerne la presentazione del prodotto, ci è giunto un DVD privo di copertina e senza cover dvd, assente anche il menu.
Il corto è stato di nostro gradimento con i suoi 20 minuti di girato, abbiamo apprezzato l'ingegno con cui i due registi si sono adoperati in alcune scene, inoltre è da dire che è uno dei pochi corti in gara che ha centrato la tematica proposta dal concorso. L'idea è davvero originale ed interessante, alcune scene sono molto suggestive,peccato per l'audio....
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 6.5/10
AUDIO: 4/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6.5/10
N9VE (2010)
Regia: Cristiano Anania
Durata: 12′ 33″
Genere: Noir
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: All 4 One
Fotografia: Gabrio Contino / Eugenio Cinti Luciani
Musiche: Neocromo
Montaggio: Alessio Rivellino
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Pietro cerca di portare a termine la giornata da buon cristiano, seguendo alla lettera i dieci comandamenti. Aiuta amici ed estranei, fino a quando...
Cristiano Anania regista di questo cortometraggio, sviluppa una idea interessante sulla base dei "10 comandamenti", anzi nove comandamenti, visto che il protagonista principale del video sembra non contemplarne uno di essi "non uccidere".
Inizialmente ritmato da inquadrature un po troppo mosse,e a volte sfocate (solo i primi minuti su qualche primo piano) il corto si stabilizza in una storia che condisce sacro e profano in una dinamica narrativa ben strutturata. La scenografia varia sviluppata in ambiente prevalentemente urbano, rende scorrevole e piacevole i 12 minuti del girato. Attori preparati, la recitazione è abbastanza buona, i nostri complimenti all'interpretazione (e alla bellezza) di Marianna Antonelli che con disinvoltura e naturalezza si svincola da situazioni impegnative.
Le musiche accompagnano discretamente il cortometraggio anche se a volte i volumi non sono bene regolati, anche gli effetti sonori potevano essere curati con maggiore attenzione.
Il DVD ci è giunto con custodia e copertina, nessun label DVD e nessun menù.
Corto in tema con il concorso, forse poteva essere curata con più attenzione la parte finale, ma comunque ci è piaciuto. Il regista dovrebbe concentrarsi meglio sulla parte tecnica (mano ferma e/o cavalletto) e controllare con più attenzione luci e fotografia. Il montaggio audio merita maggiore attenzione.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: n.v
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6/10
Taxi (2008)
Regia: Marco e Riccardo Di Gerlando
1° Qualificato nel concorso Corto GALP 2010
Durata: 26′ 58″
Genere: Noir
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: si
Produzione: Associazione Sanremo Cinema
Fotografia: Claudio Retolatto, Michele Sculco
Musiche: Matteo Tacchi
Montaggio: Marco e Riccardo Di Gerlando
Budget: 500 €
Concorso: “Corto GALP 2010″
Leone è un tassista come tanti, ultimamente però i suoi passeggeri sono un po particolari, sono fantasmi che utilizzano il suo taxi per spostarsi da un cimitero all’altro. Opera ispirata ad una storia inedita di Tiziano Sclavi (Albo gigante n°2 di Dylan Dog).
Regia a due mani per questo interessante cortometraggio che può vantare di una buona qualità del girato, con particolare cura e dovizia nei dettagli ed originali inquadrature che non stancano, i 26 minuti scorrono con piacere. Le scenografie ambientate tra diversi cimiteri, ed un sapiente utilizzo della fotografia in bianco e nero, creano una resa cromatica davvero suggestiva ed in tema con il genere del corto.Davvero notevole la recitazione dei protagonisti principali Anselmo Nicolino e Luca Pittavino che brillano per uno stile naturale ed accattivante. L'audio è ben campionato, il parlato si percepisce perfettamente, le musiche sono in tema e si agganciano alla perfezione con il filmato.
Per quanto riguarda la presentazione del prodotto, ci è giunto un DVD senza copertina e senza cover, con un menu semplice, da segnalare invece la presenza dei sottotitoli in inglese.
Una storia di fantasmi da vedere, che ci ha colpiti per la bravura con cui i fratelli Di Gerlando sono riusciti nella trasposizione. Tecnica ed inquadrature di alto livello rendono questo corto un piccolo capolavoro, se l'idea fosse stata originale sarebbe stato un "must" per gli amanti del genere. Particolarmente gradita la scena iniziale e finale che apre e chiude il corto con un fiammifero, ed interessante anche la coparsata dei due registi "fantasmi" all'interno del corto.
TECNICA DI RIPRESA: 9/10
SCENOGRAFIA: 9/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 8/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: n.v.
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 8/10
Paranormale
Ombre Sospese (2010)
Regia: Giovanni Loriga
Durata: 23′ 54″
Genere: Paranormale - Horror
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: no
Produzione: Compagnia Cinema Teatro Osilo
Fotografia: Tonio Mulas
Musiche: "non originali"
Montaggio: Giovanni Loriga
Budget: 1000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
La storia narra di tre ragazzi coinvolti in un gioco che man mano si trasforma in un'avventura piena di suspense e di paura. Due di essi inventano, davanti ad una lapide del cimitero, una storia per spaventare il terzo. Ma quella storia, come d'incanto, diventa tremendamente reale e i ragazzi si ritrovano ad assistere ad una tragedia coinvolge Paola Tagliaferri, una giovane affetta da disturbi mentali, teneramente innamorata (della visione) di "Edward mani di forbice", morta suicida dopo aver ucciso il padre che non capiva il suo amore e la costringeva a perderne la visione attraverso la somministrazione di farmaci.
Buona idea del regista Giovanni Loriga, che conduce questa storia dalle tinte paranormali con originalità. La tecnica di ripresa è decisamente migliorabile, i piani di inquadratura sono a volte troppi ampi e il soggetto è sempre centrato, la scena di conseguenza risulta troppo vuota. Qualche dettaglio di ripresa era superfluo, ad esempio: il terzo bambino che entra nel cimitero percorre lo stesso tratto degli altri due, in questo modo il filmato risulta ripetitivo e poteva essere tranquillamente tralasciato. Attenzione anche alle inquadrature con "teste tagliate", si notano troppo.
La scenografia è varia e piacevole, tra interni ed esterni. Per quanto riguarda la recitazione, un po troppo forzata e a volte i movimenti sono troppi irreali. Le musiche anche se non originali si adattano bene con le sequenze video, qualche mixaggio poteva essere curato con più attenzione. Il trucco notevole per quanto riguarda "Edward" , il sangue da curare meglio.
Ci è giunto un DVD in ottime condizioni con custodia e copertina, niente label DVD e niente menù.
Storia originale, i 22 minuti del corto scorrono bene, forse se si optava per un altro personaggio al posto di "Edward mani di forbice" il tutto diventava più credibile. La parte finale del corto da curare con più attenzione. Spero che le nostre critiche costruttive siano di buon auspicio per future produzioni.
Degno di nota ma migliorabile.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5.8/10
Pulp
Straight To Hell (2011)
Regia: Alberto Donati
Durata: 22′ 32″
Genere: Pulp
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: Trinity Production
Autori Sceneggiatura: Alberto Donati
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Al Liver
Musiche: n.d.
Montaggio: Robert Kripton
Attori Principali: Alessandro Baldassarri, El Divino, Luigi Distaso
Budget: 500 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Attraverso un interrogatorio, Danny racconta della rapina fatta con i suoi "compagni" e di quando uscito di prigione si sono rincontrati.
Valutazione:
Straight To Hell del regista Alberto Donati, è un cortometraggio genere pulp, che racconta le avventure Danny, ex galeotto.
Incipit in stile inquisitorio, con il protagonista Danny che racconta al suo misterioso interlocutore la sua storia e quella della sua banda: una rapina finita male, uno di loro viene colpito e muore un poliziotto.
Danny riesce a fuggire con i soldi, fregando anche i suoi complici, ma da li a poco viene arrestato. Una volta uscito di prigione salderà i conti con il resto della banda…
I 22 minuti del corto sono girati in 4:3, la qualità delle immagini lascia un po’ a desiderare, le scene talvolta sono sfocate ed il soggetto viene inquadrato troppo centralmente alla scena, rendendo troppo banale l’inquadratura.
La recitazione, a tratti forzata, comunque regala momenti ben riusciti, tra l’altro segnaliamo la presenza di Luce Caponegro (Selen) nel cast, che regala momenti di suadente complicità
L’audio in qualche occasione è estremamente basso e di difficile percezione.
Pur partecipando al concorso come genere Thriller, non siamo riusciti proprio ad inquadrarlo in quel genere.
Ci è giunto un DVD con bustina trasparente,nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 5/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5,6
Road Movie
Non Si Chiamava Maddalena (2011)
Regia: Giacomo Maimone
Durata: 37' 01″
Genere: Road Movie, Noir
Audio: Dolby Digital 5.1 AC3/6
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: WigWag Films
Autori Sceneggiatura: Gaicomo Maimone, Franco Cardi
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Rosalba Privitera
Musiche: Flavio Garozzo
Montaggio: WigWag Films
Attori Principali: Valentina Ghetti, Gaetano Naselli
Budget: 15000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Commedia
Sinossi:
E' la storia di una rinascita, di un viaggio attraverso una terra la cui bellezza e storia millenaria hanno esercitato il fascino in molteplici culture e popoli che l'hanno conquistata.
Ed è la storia di Maggie, una giovane e bellissima donna d'affari americana, di origini siciliane, che in questa terra arriva dopo un viaggio dalla lontana New York.
Maggie, che conosce la terra dei suoi avi solo per gli innumerevoli film che l'hanno presa a soggetto, arriva in Sicilia per un'eredità. Non è contenta di aver dovuto lasciare New York. Quel viaggio così lungo in quel momento particolare della sua vita non capita al momento giusto. Maggie infatti sta attraversando uno dei periodi più neri della sua vita: è particolarmente stressata per i duri anni di lavoro in una compagnia legale fra le più rinomate degli States e, come se non bastasse, la sua relazione con un uomo che ha amato molto sembra ormai volgere alla fine.
Così quando arriva a Catania è già nervosa. La giovane e intraprendente donna ha tutta l'aria di chi si avvia alla conquista del posto che sta visitando, salvo poi scoprire che sarà lei ad essere conquistata. Il cambiamento sarà graduale, come graduale sarà l'ascesa al paese, Bronte, che si trova sulla montagna di fuoco: l'Etna. All'inizio sarà una lotta tra il mondo tecnologico e pragmatico, tipico di una certa cultura americana, e la sicilianità, fatta di semplicità, di antichi riti e di natura, che gli si disvela man mano che si avvicina alla meta; poi sarà la quiete, quando la sua natura di antica siciliana, fino ad allora sopita, venendo a galla, comincerà a dare a Maggie un sollievo, una pace che neanche lei immaginava.
Valutazione:
Un road-movie dalle tinte drammatiche che lascia riflettere sul significato della vita e sulle piccole cose da aprezzare. Un viaggio interiore della protagonista alla ricerca delle sue origini.
Giacomo Maimone, regista del corto, propone al pubblico una commedia triste ben confezionata, forse dalla trama troppo ricercata. Talvolta i lunghi dialoghi e la staticità delle riprese non fanno aprezzare a pieno il senso della storia, forse un montaggio più conciso e maggiore dinamismo alle riprese, avrebbero reso il giusto pregio alla produzione.
Meritevole per le ambientazioni naturali e per aver colto i sapori e colori della terra del Sud
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,5
Storico
Dens Sapientiae - Il Dente Del Giudizio (2010)
Regia: Andre Guidot
2° Qualificato nel concorso Corto GALP 2010
Durata: 6' 52"
Genere: Storico - Surreale
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: si
Produzione: Retrobottega
Fotografia: Giuseppe Pagano
Musiche: Mattia Candian, Aka Mc Matt
Montaggio: Roberta Bononi
Budget: 2500 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Un Cavaliere torna al castello dopo un lungo periodo d'assenza e scopre di essere diventato nonno. L'uomo inizia con il bambino il "Gioco della Scala", un rito d'iniziazione a cui è stata sottoposta tutta la famiglia, perfino il cavallo.
Rievocazione storica surreale, che tratta tematiche folcloristiche e delle superstizione . I 7 minuti del cortometraggio passano senza accorgersene, indiscutibilmente c'è talento e la tecnica è ben concepita, piacevole anche l'idea con cui vengono presentati i vari personaggi. La scenografia rurale con ambientazioni ricercate per il medievale, e l'attenzione nei particolari la rendono davvero accattivante, sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo. Ottima la qualità del girato con i suoi apprezzati 16:9 che lo rendono "cinematografico".
Seppur non essendo un cortometraggio parlato, l'espressività di tutti gli attori e le comparse è ben riuscita, merito anche alla colonna sonora che bene in linea con il genere incalza solo nei momenti opportuni. Abbiano apprezzato l'utilizzo in alcune scene del chroma-key (anche se con difficoltà, però si notava), bella ed innovativa l'idea di vignettare tutto il corto, rendendo l'immagine più d'atmosfera. Belli i costumi di scena e molto realistico anche il trucco sul volto per rendere l'idea del sudiciume, unica pecca che abbiamo notato, la colorazione "finta" dei denti, forse risolvibile con un campo meno ristretto.
Ci è giunto un DVD senza custodia ne copertina ne cover DVD, mancante anche la presenza di un menù.
Siamo restati colpiti dalla bravura e dall'ingegno di questo regista che pur da una semplice idea è riuscito a ricavarne un piccolo gioiello cinematografico. Un corto da vedere che merita il nostro più sentito plauso.
TECNICA DI RIPRESA: 10/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 7/10
EFFETTI CG: 6/10
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,5/10
Surreale
La Fatiscenza (2010)
Regia: Mauro Cappiello
Durata: 30′ 10″
Genere: Surreale / Fantasy
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: n.d.
Fotografia: Mauro Cappiello
Musiche: n.d.
Montaggio: Mauro Cappiello
Budget: 20 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
Un ragazzo vive nel suo bagno, trascorre le giornate lavando, pulendo, leggendo il giornale e bevendo caffè. Un giorno una voce misteriosa gli propone di uscire e scoprire un'altro mondo.
Titolo azzeccato per una storia originale parto di un idea profonda ma allo stesso tempo semplice, che affronta con interesse il senso dell'esistenza di uomo all'interno di un bagno, fino alla scoperta della cruda realtà. Un film piacevole dai toni surreali e a tratti ironici, ma che non cade mai sul banale. Un incipit davvero ben riuscito con le sue inquadrature composte e dinamiche su spazi ridotti ed angusti, inchioda alla poltrona lo spettatore creando "tensione" con un montaggio serrato da fare invidia a "Psyco", purtroppo la tecnica decade nella parte centrale e finale del film, causata da eccessive sfocature.
La cromatica in bianco e nero dona quel senso di retrò che accompagna bene la mezzora di corto, una scenografia davvero "Fatiscente" che nausea e affascina lo spettatore, del resto un bagno è sempre un bagno....
Notevole l'espressività del protagonista principale, anche se la recitazione a tratti risulta forzata,comunque sempre all'altezza delle varie situazioni.
Le musiche anche se non originali, si adattano bene alla storia, a tratti qualche mix non troppo riuscito e qualche volume da regolare.
Per quanto riguarda la presentazione del prodotto, ci è giunto un DVD in ottime condizioni, con custodia e copertina e label DVD, niente menù.
Bella l'idea, peccato per le eccessive sfocature, sembra davvero che l'operatore sia più a suo agio negli spazi angusti e sa muoversi bene con la telecamera, ma appena esce dalla location principale (bagno) perde un po la mano. Bravo a non aver fatto comparire la telecamera in mezzo a tutti a quelli specchi, peccato per qualche errore banale che poteva essere evitato (il ventilatore al 22 e 23 minuto è spento....). Il montaggio del corto mostra problemi di rendering a livello software, ad ogni cambio immagine si nota un piccolo "freeze" della scena, cambia software o controlla le impostazioni. Il 7 attribuito alla tecnica di ripresa, è un voto d'ufficio, abbiamo visto che c'è tecnica ma è da curare qualitativamente.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: n.v
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6.5/10
Thriller
108.1 FM Radio (2011)
Regia: Angelo Capasso, Giuseppe Capasso
Durata: 15′ 15″
Genere: Thriller
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: APC Independent Production
Autori Sceneggiatura: Angelo e Giuseppe Capasso, Lorenzo Cammisa
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Angelo e Giuseppe Capasso
Musiche: Luca Toller
Montaggio: Angelo e Giuseppe Capasso, Antonio De Rosa
Attori Principali: Dario Biancone, Fabrizio Monaldi
Budget: 1800 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Un automobilista, un autostoppista, un programma radiofonico. Un Viaggio notturno in un crescendo di sospetti e paranoie. Una breve metafora sui mezzi di comunicazione di massa.
Valutazione:
Regia a quatto mani, firmata dai fratelli Angelo e Giuseppe Capasso, che portano in scena un road thriller movie, con significative riflessioni sulla scia di “The Hitcher”.
Un automobilista dai modi freddi e staccati, da un passaggio ad un autostoppista, il clima che si crea durante il viaggio non piacevole e durante il viaggio la radio locale annuncia che un assassino è in libertà. Tra i due nascono dubbiosi interrogativi, su chi possa essere l’assassino.
Il passeggero cerca di conoscere meglio l’automobilista invitandolo a parlare, ma senza buoni risultati. A confondere le idee inquadrature equivoche che portano lo spettatore a credere che entrambi possono essere colpevoli. Al culmine della tensione uno dei due cederà…
Corto che trae beneficio dal titolo, infatti incentra la trama e la chiave di lettura della storia proprio nell’emittente radiofonica locale “108.1”. La radio locale descrivendo le vicende di un film, inconsapevolmente porta i personaggi della storia, che non hanno colto tutto il messaggio radiofonico, in uno stato di paranoia.
Un thriller dove la suspense non manca e si amalgama bene alla storia. Unico punto a sfavore, l’audio in presa diretta, che ci è sembrato tumultuoso, e la mancanza di piccoli suoni a corredo e al completamento del girato.
Molto credibili gli attori, in particolare Dario Biancone che con la sua espressività esalta il sapore di questo thriller.
Piacevolmente scorrevole grazie anche ad un buon montaggio, girato con maestria tramite una fotocamera (Canon EOS 5D Mark II), forse manca di originalità filmica, ricadendo anche se lontanamente nella scia di vecchi film del passato, ma lancia un messaggio sociale davvero notevole sui mass media e sul loro potere manipolativo.
Più cura nell’audio.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, una semplice cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 5/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,6
Ai Confini Dell'Anima (2011)
Menzione Speciale Genere Thriller Corto GALP 2011
Regia: Alfonso Bergamo
Durata: 25′ 19″
Genere: Thriller - Commedia
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: Look Inside
Autori Sceneggiatura: Alfonso Bergamo, Martina Meo, Carmelo Raneri
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Giuliano Tomassacci
Musiche: Francesco Marchetti
Montaggio: Alessandro Marinelli
Attori Principali: Eleonora Vanni, Viola Graziosi, Luigi Guidotti, Daniele Ricciardi, Alfonso Bergamo
Budget: 1500 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Alex ragazzo affetto da disturbo “Borderline” intraprende un faticoso viaggio interiore alla scoperta di se stesso, guidato da una psicologa e da un maestro di arti marziali.
Valutazione:
Interessante lavoro del regista Alfonso Bergamo, che ci propone un cortometraggio dai contenuti intensi. Trama ispirata da una storia realmente accaduta, parla di Alex, un giovane ragazzo affetto da disturbo “Borderline”, in continua lotta con gli avvenimenti del suo passato, sfoga il suo rancore con atti di violenza verso la sua compagna.
Il ragazzo, quando ormai raggiunge il baratro della disperazione, comincia un faticoso viaggio verso la rinascita interiore, attraverso la meditazione e il Kung Fu, guidato da una psicologa e da un maestro di arti marziali.
Tecnicamente girato con una Canon 5D, con un eccellente fotografia in bianco e nero molto curata e dalla resa superba, scorre piacevolmente con un montaggio ben realizzato.
Qualche sfocatura e qualche movimento traballante della camera (11’ 04’’). Scenografia curata e recitazione eccellente lo portano ad un livello superiore.
Un corto di ottimo effetto.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, cover ben realizzata, DVD label curato e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 8/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 9/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,5
Cancro (2012)
Regia: Luigi De Conti
Durata: 17′ 53″
Genere: Thriller
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: The Schwerterboys
Autori Sceneggiatura: Cristiano Fighera, Luigi De Conti
Anno di Produzione: 2012
Fotografia: Luigi De Conti
Musiche: DEC - Luigi De Conti
Montaggio: Luigi De Conti
Attori Principali: Daniele Del Negro, William Della Pietra, Marina De Conti
Budget: 50 €
Concorso: "Corto GALP 2012"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Carnia, Alto Friuli. Un giovane sta portando il fucile del padre, scomparso di recente, ad un amico per regalarglielo. Durante il viaggio però, si imbatte in un automobile ferma sul ciglio della strada, con portiere aperte e bagagliaio semi chiuso: decide così di fermarsi per dare un occhiata.
Valutazione:
Luigi De Conti, già noto alla GALP nell'edizione 2011 con "Chat Room" e "The Woods" , ritorna con un Thriller Horror originale.
Il corto è ben equilibrato e seppur una produzione di taglio amatoriale è girato egregiamente, "Cancro" solca il limite tra il genere horror ed il thriller: un giovane ragazzo sta portando il fucile regalatogli dal padre, ad un suo amico. Durante il percorso, attraverso desolati sentieri fiancheggiati dal bosco, nota un automobile con portiere aperte e bagagliaio semi chiuso. Sarà l'inizio di una brutta avventura per lo sventurato soccorritore, interpretato da "Daniele Del Negro", infatti farà presto conoscenza con il serial killer interpretato da "William Della Pietra".
Sceneggiatura a doppia mano (Cristiano Fighera, Luigi De Conti) che regala un interessante trama ricamata sui segni zodiacali. Il titolo del corto, propriamente fuorviante, rende il vero aspetto solamente quando lo spettatore comprende il vero significato di "Cancro".
Il regista è abile nel filmare questa storia, riuscendo ad imprimergli un buon ritmo pur cadendo a tratti nella facile soluzione narrativa che una più attenta scrittura avrebbe forse potuto evitare. (Il voler far comprendere a tutti i costi che anche il soccorritore era del segno del Cancro, non era necessario, infatti era di facile intuizione anche senza la pesante marcatura eseguita nel finale).
Buona l'interpretazione di tutti gli attori e degna di nota anche la comparsata di "Marina De Conti", che nel suo piccolo ha reso un ottima scena horror-thriller. La recitazione talvolta si fa sentire troppo, in particolare per "William Della Pietra" ma è tranquillamente trascurabile.
Le scenografie sono naturali ma alla lunga forse troppo semplicistiche, il corto si sviluppa in esterno tra stradine sconnesse ed interni di automobili; la tecnica di ripresa, incalzante, lascia comunque intravedere qualche lacuna. (il controluce iniziale al 22'' secondo è assolutamente da evitare, il mosso all'interno della vetture forse è troppo mosso) La fotografia a tratti sgrana e l'interno corto è post elaborato con un effetto "blur" che non ci ha convinto tanto.
Buono trucco e sangue.
Comparto audio da curare con più attenzione per la traccia del parlato, le musiche invece si amalgamano bene con il resto della traccia. L'effetto della voce al telefono è poco credibile.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, cover DVD, nessun DVD label e un menù semplice, da segnalare contenuti extra interessanti.
Un interessante cortometraggio Horror-Thriller, buona l'idea, da migliorare qualità, recitazione e maggiore cura nel montaggio.
TECNICA DI RIPRESA: 6,5/10
SCENOGRAFIA: 5/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 6/10
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 7/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,1
Chat Room (2010)
Regia: Luigi De Conti
Durata: 13′ 59″
Genere: Thriller
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 4:3
Sottotitoli: No
Produzione: The Schwerterboys Productions
Autori Sceneggiatura: Luigi De Conti
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Luigi De Conti
Musiche: Luigi De Conti
Montaggio: Luigi De Conti
Attori Principali: Marina De Conti, Martina Laccania, Daniele De Negro, William Dalla Pietra
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Marina è una ragazzina rimasta da sola in casa a studiare. Stufa ed annoiata, decide di collegarsi in chat, nonostante il divieto dei genitori. Li trova sua cugina Anna, che è un po’ più grande di lei: ma quando il collegamento video salta, la ragazzina comincia ad avere un orribile sospetto…
Valutazione:
Corto di taglio amatoriale per Luigi De Conti, che comunque sa regalare emozioni in linea con il genere intrapreso. Come anticipato dal titolo, si tratta di una storia che utilizza internet ed in particolare la chat room per svilupparne la trama. La protagonista principale incontra in chat sua cugina, la quale le gioca un agghiacciante scherzo, anticipando quello che invece le accadrà realmente.
Tecnicamente siamo di fronte ad una crescita professionale del regista Luigi De Conti, vediamo elementi ben concepiti mentre altri restano ancora sulla fascia amatoriale. Qualitativamente parlando, la camera utilizzata non regala un flusso video competitivo, lo stesso vincolo dei 4:3 nel rapporto dell’immagine, penalizza il corto.
Le inquadrature regalano scorci inquietanti, talvolta però il soggetto è tagliato durante i primi piani. Il bilanciamento del bianco e una migliore cura dell’illuminazione avrebbe portato il prodotto finale ad un livello superiore. Le musiche ed i suoni (pur essendo in presa diretta) regalano un atmosfera carica di tensione. Recitazione dei giovani attori a tratti forzata, ma nel contesto ben riuscita.
Vediamo l’impegno e la passione che c’è dietro questa produzione. Consigliamo al regista di puntare su una camera con rapporto 16:9 magari stabilizzata e se possibile in HD, migliorando in questo modo notevolmente la qualità del prodotto. Più cura nella tecnica.
Buona l’idea e la tensione creata.
Ci è giunto un DVD con una custodia rigida, una cover ben realizzata, nessun DVD label e un menù con contenuti aggiuntivi.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 6/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,5
Corazon Delator (Il Cuore Rivelatore) 2010
Regia: Cladio Gabriel Ceino Gordillo
Durata: 22′ 29″
Genere: Thriller
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano (Sovraimpressi)
Produzione: Heily Ninette Delgado Marchena
Autori Sceneggiatura: Claudio Gabriel Ceino Gordillo
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Jorge Cerna
Musiche: Cesar Vega
Montaggio: Claudio Gabriel Ceino Gordillo
Attori Principali: Juan Carlos Pastor, Enrique Victoria, Riccardo Mejia, Fernando Vasquez, Barbara Mazzocchi
Budget: 5.000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Romulo vive ogni giorno a fianco di un anziano che stima moltissimo. Quest'affetto entra in conlitto con l'abberrazione che comincia a sentire ossessionandosi con l'occhio malato del nonno, al quale pianifica di uccidere. Romulo racconta con molta ansia ogni parte del suo macabro piano, finchè una visita inaspettata minaccia di far scoprire il crimine appena commesso.
Valutazione:
Tratto dal racconto di Edgard Allan Poe, il regista propone una rivistiazione di questa aghiacciante storia, mantenendo intatti alcuni elementi narrativi ma aggiungendo delle caratteristiche di rilievo durante le riprese.
La scelta delle inquadrature,la fotografia a tinte scure e le musiche utilizzate, ne fanno un thriller da aprezzare anche se l'idea non è originale.
Si scorge qualche difficoltà con i bilanciamenti del bianco ed alcune scene sovraesposte.
Per il resto buono l'impatto scenico, la recitazione e la tensione che man mano viene a crearsi. Peccato per come è stato presentato il prodotto.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, niente DVD label, niente menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 8/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
MONTAGGIO: 8/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 6/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,2
Darkness Within (2011)
Regia: James Kendall
Durata: 25′ 39″
Genere: Thriller - Horror
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: Italiano
Produzione: London Film School
Autori Sceneggiatura: James Kendall
Anno di Produzione: 2010
Fotografia: Lisa Muzzulini
Musiche: Michael J. Martin
Montaggio: Marco Devetak
Attori Principali: Simon Boer, Babette Winter, Sophie Weikert
Budget: 11000 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Rientrando a casa da una festa, Marc e Marie, una giovane coppia, scoprono che qualcuno si è introdotto nella loro casa. Poco sanno in realtà che la vera minaccia proviene dal vicinato, un vero covo di assassini.
Valutazione:
Interessante cortometraggio firmato dal regista James Kendall, prodotto dalla London Film School, che regala intense emozioni al cardiopalma.
Una trama semplice ma ben riuscita, una giovane coppia rientra nella propria abitazione dopo una serata festosa, al rientro l’amara sorpresa che nella loro abitazione si è introdotto qualcuno, una spiacevole fatalità che metterà a dura prova la giovane coppia.
Incipit in pieno stile thriller, con una forte atmosfera claustrofobica che raggiunge alti livelli di tensione, il corto muta radicalmente tipologica verso la sua parte conclusiva, calandosi in situazioni più sanguinarie ed esplicite.
Spettacolare interpretazione della coppia di attori, che con una maniacale espressività scenica, accompagnano con maestria il variegato genere thriller-horror-splatter del cortometraggio.
Tecnica di ripresa ben strutturata, i piani di ripresa sono accordati con la scena e creano il giusto dinamismo, la fotografia invece lascia qualche perplessità soprattutto durante le scene d’esterno, infatti le sequenze sono molto scure, il nero la fa da padrona e non perché il film titola “Darkness Within”.
Traccia sonora del parlato a volte troppo bassa.
Il film anche nelle scene sanguinarie non scende mai nei dettagli, lasciando in questo modo all’immaginazione il resto del lavoro e preservando il genere thriller che fa da conduttore per tutti i 25 minuti di girato.
Ottimo lo stato di suspense che generà il film, i nostri complimenti al regista, che però, come tanti altri dovrebbe svincolarsi dal banalismo e dalla fin troppo vista e rivista scena dello “squillo-coltello”.
Ci è giunto un DVD con una bustina trasparente, nessuna cover, nessun DVD label e nessun menù.
TECNICA DI RIPRESA: 8/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 8/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: 8/10
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 4/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 8/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 7,1
Destini Paralleli (2010)
Regia: Mirko Di Domenico
Durata: 8′ 31″
Genere: Thriller
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: no
Produzione: n.d.
Fotografia: Fabio Camandona
Musiche: Varie
Montaggio: Mariana Valente
Budget: 2000 €
Concorso: "Corto GALP 2010"
La storia di una donna che alla guida della sua auto, improvvisamente nel cuore della notte,esce di strada finendo in un fosso. La salverà di li a poco un misterioso passante. Ma chi è in realtà quest'ultimo?...
Interessante opera del regista Mirko Di Domenico, che affronta il tema del soprannaturale con ingegno e stile. L'idea di per se è buona, con un soccorritore che aiuta la povera vittima di incidente stradale, e che solo alla fine lo spettatore scopre che è stata salvata da un fantasma. Nello stile delle vecchie leggende metropolitane questo corto si avvale di momenti di tensione davvero ben riusciti mentre decade in aspetti più tecnici.
La tecnica di ripresa è impostata, vediamo che il regista non è alle prime armi, ma allo stesso tempo non regala niente di nuovo, interessanti le inquadrature iniziali durante la scena del soccorso. La scenografia è varia, spazia tra esterni ed interni, regalando fluidità e dinamismo agli otto minuti del corto che passano con piacere.
Nota dolente per la recitazione, troppo impostata ed innaturale, che non riesce a trasmettere le emozioni del momento. Anche l'audio fa sentire tutte le difficoltà della presa diretta, a tratti di difficile comprensione è disturbato da rumori ambientali. Colonna sonora musicale accattivante e ben adatta allo stile, peccato non originale. Buono anche il trucco, sangue ed ematomi di discreta qualità.
Ci è giunto un DVD senza custodia e senza copertina, con label DVD ed un menù semplice.
TECNICA DI RIPRESA: 6/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 4/10
AUDIO: 4/10
EFFETTI CG: n.v.
TRUCCO – MAKE-UP: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 5.5/10
Erogatore 3 (2012)
Regia: Marco Napoli
Durata: 11′ 37″
Genere: Thriller
Audio: Dolby Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9 HD
Sottotitoli: Italiano
Produzione: Menteplastica
Autori Sceneggiatura: Marco Napoli
Anno di Produzione: 2012
Fotografia: Davide Manca
Musiche: Flyzone
Montaggio: Marco Careri
Attori Principali: Riccardo Sinibaldi, Giorgio Crisalfi, Livia Massimi, Enrico Chirico, Mimmo Mancini
Budget: 2500 €
Concorso: "Corto GALP 2012"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Un uomo comune, costretto a passare la notte in una stazione di servizio, aspetta perlustrando il buio attraverso i vetri della sua auto, finché si rende conto di non essere solo.
Valutazione:
Marco Napoli, regista di questo cortometraggio, presenta un prodotto molto curato in quasi tutti gli aspetti. La trama seppur nella sua singolarità, rievoca delle sensazioni di "già visto" (Il protagonista del corto si rivela lui stesso il pericoloso maniaco). La dinamica del girato si svolge nella sua totalità in ambiente esterno, più precisamente come richiamato dal titolo, in un distributore di benzina.
Un giovane ragazzo, costretto a fermarsi al distributore (erogatore 3) perché in riserva con la propria vettura, sarà vittima di una serie di circostanze, che lo porteranno a doversi soffermare più del dovuto in quel luogo.
La situazione di thrilling, che si genera nella sua originalità nella prima parte del corto, va a perdersi totalmente nell'atto finale, dove viene svelata la vera natura del protagonista. La trama non lascia troppo spazio a giudizi obiettivi, il regista cerca in tutti in modi di depistare lo spettatore (un notiziario radiofonico annuncia la presenza di un pericoloso maniaco in libertà), lasciando credere fino alla fine che sia proprio il protagonista la vittima.
Molto riuscita la recitazione di tutti gli attori, in particolare da segnalare la splendida interpretazione di Riccardo Sinibaldi, che riesce con molta disinvoltura a districarsi in diverse (e variegate) situazioni e merita un plauso in particolare per la scena con la prostituta.
Traccia audio molto confortevole, buoni i livelli del parlato e buono il mixaggio della colonna sonora che incalza con fervore nelle situazioni dove il thrilling lo richiede.
Buona e pulita la fotografia, accompagnata da una corretta illuminazione. Tecnica di ripresa collaudata, i campi di ripresa sono ben studiati e regalano delle originali prospettive che non distraggono lo spettatore e che incarnano il genere prescelto dal regista. L'unico fattore che ci ha lasciato perplessi, sono le diverse micro-sfocature (volute o non) che si fanno notare (ad uno sguardo attento) in alcuni punti del corto (01'19'' - 03'27'' - 03'40'' - 08'17''). La scelta di utilizzare una fotocamera (Canon 5D Mark II) ha i suoi pregi ed i suoi difetti, da un lato vediamo la una resa fotografia in tutta la sua perfezione, dall'altro canto siamo alle prese con i tempi di messa a fuoco che richiedono livelli di manualità impeccabili.
Ci è giunto un DVD con custodia rigida, nessuna cover DVD, nessun DVD label e nessun menù.
Marco Napoli si è dimostrato un regista impeccabile che sa il fatto suo, il corto in questione era stato selezionato tra la ristretta cerchia dei finalisti. Un plauso a tutto il cast.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/10
RECITAZIONE: 7/10
AUDIO: 7/10
COLONNA SONORA: 7/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 7/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 5/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,7
Evil Doll (2012)
Regia: NicolaPegg
Durata: 23′ 06″
Genere: Thriller/Horror
Audio: Stereo
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: NicolaPegg
Autori Sceneggiatura: NicolaPegg, LalloKingTurco
Anno di Produzione: 2012
Fotografia: NicolaPegg
Musiche: Charlie Clouser
Montaggio: NicolaPegg
Attori Principali: LalloKingTurco, Robby, NicolaPegg, Damiano Bajuja
Budget: 15 €
Concorso: "Corto GALP 2012"
Categoria: Thriller
Sinossi:
L'arrivo di un pupazzo da ventriloquo sconvolge la vita di un gruppo di ragazzi, che dopo un tragico evento farà loro scoprire realtà nascoste. Essi dovranno far luce sull'oscuro passato del pupazzo e del suo misterioso creatore.
Valutazione:
Un gruppo di ragazzi, un pupazzo infernale ed ambientazioni lugubri, tutto quello che ci vuole per una storia horror. Il regista NicolaPegg ci fa scoprire un lato nascosto della "A Rieccoci Back", impegnata solitamente in sketch umoristici.
Nonostante il taglio nettamente amatoriale del girato, la trama di "Evil Doll" è tutt'altro che banale. Vediamo infatti coinvolto un gruppo di giovani adolescenti alle prese con misteriosi omicidi, tutto porta a pensare che le morti siano a causa del malvagio "Dolly", ma col passare del tempo ci si rende conto che la leggenda che avvolge il pupazzo ed il ventricolo Mr. Gredy è solo una copertura per i macabri omicidi.
La sceneggiatura carica di mistero si sposa bene con il genere thriller-horror intrapreso, essendo un low-budget vediamo (e capiamo) tutti i limiti del progetto, ma ci ha fatto piacere vedere che nonostante il poco materiale a disposizione ci sia la passione di voler creare cinema. La tecnica di ripresa è da collaudare, ok all'utilizzo del cavalletto ma diverse riprese potevano essere fatte anche a mano libera. La carrellata sull'asse del cavalletto al minuto 01'32'' risulta scattosa e ci sono diverse sfocature che affliggono il girato. Da evitare assolutamente il controluce spaventoso (in tutti i sensi) al minuto 03'00''.
Alcuni campi di ripresa ci sono piaciuti, non ci sono stati errori di riflessi accidentali negli specchi, e l'impegno nel cercare la perfezione si vede.
La recitazione, a tratti mostra i suoi limiti, forse dovuta ad un ad una mancanza di espressività in alcune scene chiave (es. il colpo di scena al minuto 03'49'' è del tutto vana) e alla mancanza di pathos durante le scene degli omicidi.
Buone le location utilizzate per i 23 minuti del corto, sono variegate e non lasciano stancare lo spettatore; anche se scarna l'illuminazione rende bene l'atmosfera, la sensazione di lugubre e minaccioso ricorda molto il film "La Casa 3" di Umberto Lenzi del 1988 (che consigliamo di guardarlo).
Audio in presa diretta ma di efficace comprensione, e la colonna sonora alla "Saw" anche se non originale rende impeccabile l'atmosfera.
Ci è giunto un DVD ben curato in ogni suo aspetto, custodia rigida con una bella cover DVD e DVD Label, da segnalare inoltre la presenza gradita di materiale extra, un esilarante dietro le quinte ed una interessante intervista al cast.
Che dire di questo cortometraggio? Ci è piaciuto, vuoi perché rivediamo i nostri esordi e tutti gli sforzi che abbiamo fatto, vuoi perché vediamo l'impegno di abbandonare il sentiero battuto (comico) per affrontare nuovi generi. Un plauso a tutto il cast.
"Tutti sono in grado di far ridere, in pochi di spaventare veramente"
TECNICA DI RIPRESA: 5/10
SCENOGRAFIA: 6/10
RECITAZIONE: 5/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 9/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6
Game, Set, Match (2011)
Regia: Massimo Arrigoni
Durata: 12′ 40″
Genere: Thriller
Audio: Dolby Digital Stereo AC3/2
Rapporto Immagine: 16:9
Sottotitoli: No
Produzione: FilMax
Autori Sceneggiatura: Massimo Arrigoni
Anno di Produzione: 2011
Fotografia: Massimo Arieni
Musiche: n.d.
Montaggio: Massimo Arrigoni
Attori Principali: Alessandro Trolli, Alessandro Quaglia, Sara Barbara, Alice Croci
Budget: 0 €
Concorso: "Corto GALP 2011"
Categoria: Thriller
Sinossi:
Claudio e Roberto giocano la loro consueta partita di tennis. Un premio è in palio. Quale sarà l’esito dell’incontro?
Valutazione:
Originale idea del regista Massimo Arrigoni, di giocarsi in una partita di tennis la vita di due belle ragazze.
Complimenti a Sara Barbara e a Alice Croci che con disinvoltura hanno saputo creare situazioni coinvolgenti,grazie anche ad un serrato uso di inquadrature dei particolari. Abbastanza buono sotto l’aspetto delle riprese, anche se le inquadrature a mezzo busto inferiore al minuto 7’14’’ e 7’48, a nostro parere si potavano evitare.
La sceneggiatura meriterebbe un ulteriore sviluppo, la parte “thriller” si sviluppa solo nei 2 minuti finali…
C’è tecnica e si vede, attenzione ai piccoli dettagli che fanno la differenza.
Ci è giunto un DVD con custodia in cartoncino, niente DVD label e niente menù.
TECNICA DI RIPRESA: 7/10
SCENOGRAFIA: 7/1
RECITAZIONE: 6/10
AUDIO: 6/10
COLONNA SONORA: 6/10
EFFETTI CG: /
TRUCCO – MAKE-UP: /
MONTAGGIO: 6/10
PRESENTAZIONE PRODOTTO: 3/10
ORIGINALITA’ – IDEA – NOTA DELLA GIURIA: 7/10
VALUTAZIONE GLOBALE: 6,1
La valutazione è stata espressa da ciascun componente della Giuria in piena autonomia, secondo i canoni di giudizio cui ciascun componente ha deciso liberamente di attenersi. La recensione redatta è un estratto delle singole valutazioni, in accordo unanime con tutti i componenti della giuria.